GROSSETO - I dati in mano a Confartigianato Imprese Grosseto parlano chiaro, senza una linea comune il comparto edile ed impiantistico difficilmente riuscirà ad uscire dalla crisi economica che lo ha colpito negli ultimi anni. Giovanni Lamioni, presidente dell'associazione grossetana, lancia un appello a tutti gli enti pubblici provinciali affinché si torni ad affrontare il problema dell'edilizia in modo unitario e condiviso. “Le analisi dei nostri uffici non lasciano spazio ad ulteriori indugi – spiega Lamioni – Grosseto è una delle province italiane maggiormente colpita dalla recessione nel settore edile: basti dire che siamo il fanalino di coda nel nostro Paese per quanto riguarda la dinamica delle imprese artigiane del comparto. Prima di Grosseto per risultati negativi ci sono solamente Teramo, Cuneo, Enna, Foggia e Como: la nostra provincia è al pari di Cosenza e Ragusa. Ma non è il solo dato negativo che troviamo nelle nostre analisi: se guardiamo anche i dati sui permessi a costruire pubblicati dall’Ista, vediamo come sull’edilizia residenziale, preso a riferimento il 2013 su il 2014, la flessione è del -12,2% e se la comparazione la ampliamo agli ultimi 10 anni il dato è ancor più sconcertante ed ammonta ad un -83,1% Da qui difficile pensare che i nostri imprenditori possano essere lasciati da soli nella risoluzione dei gravi problemi riscontrati fino ad oggi e pur apprezzando la disponibilità di alcuni sindaci o di certe forze politiche, che nei propri contesti comunali provano a fare qualcosa dalla paventata modifica degli strumenti urbanistici ad assemblee aperte a tutti gli attori economici e sociali, il problema purtroppo continua a permanere anzi si sta ulteriormente aggravando. Che fare? Prima di tutto ripartire insieme da un piano comune: riprendiamo la discussione sul Protocollo d'intesa per il rilancio dell’edilizia della Provincia di Grosseto, uniamo le forze e diamo una mano a chi per anni, ha tenuto alto il nome della nostra terra, dando lavoro e portando benessere nel territorio. Non abbandoniamo l'edilizia: uniamo le forze e stabiliamo una linea comune da cui ripartire, una linea che non sia semplicemente un documento senza vita, ma che sia fattiva e che dia i risultati sperati. Cominciamo a lavorare insieme prima che sia veramente troppo tardi. Per questo lancio un appello al presidente della Provincia, Emilio Bonifazi, affinché per il ruolo che ricopre, convochi al più presto un incontro tra enti pubblici, associazioni di categoria e imprenditori. Non lasciamo morire le nostre imprese e i propri dipendenti, sosteniamole e aiutiamole tutti assieme ad uscire da questa recessione così devastante”.