FOLLONICA - È ritratta la città vista attraverso i volti dei milanesi e degli immigrati, la "città che sale", ma nelle periferie, le architetture moderne del centro, il boom economico che si affaccia dalle vetrine dei negozi, l'anima delle strade colta con lo sguardo della prima "street photography".
È il ritratto della Milano che in quegli anni contava 25 musei, 35 biblioteche, 60 gallerie d'arte, 80 case editrici, la città dei teatri, delle neoavanguardie, dell’editoria, del design, del "made in Italy", la "capitale culturale" che attirò intellettuali ed artisti da tutta Italia, insieme a tantissimi operai in cerca di lavoro e di una diversa prospettiva di vita.
Ferruccio Malandrini - classe 1930 - dopo quell'esperienza ha continuato a fotografare ma si è concentrato principalmente sul collezionismo di fotografia storica, diventando una delle figure principali in Italia e collaborando per tanti anni con Fratelli Alinari, sia come conservatore che come curatore di mostre.
Dialoghi sulla città - Ciclo di incontri
Insieme alla mostra sarà proposto un ciclo di incontri in forma di talk sulla città , i linguaggi artistici, la "migrazione culturale", l'innovazione culturale.
Saranno ospiti Christian Caliandro (Artribune), Beniamino Saibene (Esterni), Fabrizio Vatieri (Exposed Project), Alberto Prunetti, Gianfranco Luzzetti.