Global Finance, KPMG, Bosch e Agfunder hanno investito 6.5 milioni di dollari in una società australiana per sviluppare una tecnologia agricola di avanguardia. Si tratta di un sistema di microclimi e di acquacoltura. I sistemi utilizzano l'intelligenza artificiale e delle applicazioni avanzate al fine di consentire agli agricoltori di poter operare in base a dei dati rilevati sui campi o nei corsi d'acqua. L'amministratore delegato della startup The Yield, situata in Tasmania, la dot.sa Ros Harvey, ha dichiarato: "La più grande incertezza è dettata dal tempo. Noi non ci limitiamo a misurare, bensì usiamo l'intelligenza artificiale per poterlo prevedere. Il nostro sistema di aplicaizoni è molto semplice da usare e consente di prendere decisioni con certezza e per tempo velocemente". Un sistema che è stato utilizzato, per esempio nell'acquacoltura per prevedere quando le ostriche hanno bisogno di essere tirate fuori dall'acqua sulla base di informazioni come i livelli di salinità e della temperatura.
Ben van Delden di KPMG ha poi riferito che l'azienda ha voluto questo investimento per incoraggiare l'agricoltura australiana ad abbracciare la "nuova tecnologia dirompente". La dot.sa Van Delden vede in questa tecnologia la possibilità di migliorare la qualità degli alimenti e di renderne sostenibile la produzione. Non solo, ritiene anche che questa tecnolgia potrà essere di aiuto in tutto il mondo.
Il presidente australiano Gavin Smith della Bosch, ha riferito che la sua azienda stava già investendo decine di milioni di euro in tecnologia agricola in Giappone, Francia, Spagna, Germania e in Australia. Aiutare le startup AGTech e sviluppare competenze strategiche è la chiave del futuro alimentare.
"Il sistema innovativo, veloce e reattivo di una start-up, unito ai giganti globali è una soluzione perfetta. Ci rendiamo conto che tl'AGTech è il modo più significativo attraverso cui possiamo influenzare la riduzione dei rifiuti alimentari e sostenere la progressiva scarsità di acqua". Conclude la dot.sa Van Delden.