Grosseto: La Tirrenica scorrendo quasi parallelamente alla costa, costituisce una barriera naturale allo scorrimento delle acque di superficie e delle attività umane e non, poi piazzata in mezzo al territorio come indica il tracciato scelto dalla Regione divide la Maremma in modo troppo impattante.
Una strada per definizione dovrebbe unire due o più punti, ma questa, la nostra, sembra solo dividere. Divide il territorio da est ad ovest, da nord a sud. Divide anche la politica, di fatto con l'uscita della provincia dal capitale della SAT, l'Amministrazione Provinciale ha lanciato un messaggio forte, che non è quello di "usciamo per non finaziare", ma quello che responsabilmente gli deriva dal mandato ricevuto dagli elettori, governare un territorio. Senza entrare in polemiche sterili, sono tanti anni che non assistiamo a prese di posizione da parte di AMministratori, scelte dure contro il sistema per favorire il territorio e non tradire chi ha votato, quasi correndo il rischio che gerti gesti le persone non li riconoscano più.
Scelte come quelle di piazzare una strada in un territorio è una scelta impossibile, nessuno la vuole qui, tutti la vogliono lì, fenomeni normali di N.I.M.B.Y. ostacolano i processi decisionali. Certe scelte andrebbero fatte riflettendo, proponendo, chiedendo, in parole povere ascoltando ed al limite spiegare al cittadino le giuste motivazioni perchè deve passare proprio lì.
La Regione ascolti quello che le amministrazioni locali hanno espresso come consiglio, suggerimento o soluzione migliori, ma soprattutto non si dimentichi che queste amministrazioni sono state elette dal territorio, i Sindaci, Presidenti e Consiglieri non sono marziani che abito altrove.