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Follonica - Eau de Follonique

Il fitto mistero sulla reale provenienza

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Un fitto mistero ruota attorno a quale sia la reale provenienza della "soave fragranza" che avvolge le calde serate e nottate estive follonichesi. Spostandoci nei vari quartieri della città, la causa viene attribuita a motivi assai diversi:

-Nel quartiere Cassarello la maggioranza dei residenti la attribuisce il 'profumo' al depuratore dell'Acquedotto Del Fiora, mentre la restante parte ne lega la causa alla lavorazione dell'acido solforico del vicino stabilimento della località 'Casone' (il 'profumo' dello zolfo penso sia noto a tutti);

-Spostandoci lungo il percorso cittadino del Torrente Petraia (dal ponte sopra via Roma, nei pressi del parco della Rimembranza, fino allo sbocco nel mare), gli abitanti di tali zone ipotizzano che la causa sia la non eccessiva salubrità delle acque che scorrono in tale torrente. Tale insalubrità causerebbe una elevata moria di pesci (visibile anche alla foce), soprattutto nel percorso interno dove insiste una fitta vegetazione (qualcuno riferisce che si possano trovare anche carrelli del supermercato, che tuttavia non puzzerebbero) e che quindi ivi sia giacente un gran numero di esemplari ittici in putrefazione;

-Entrando nel centro cittadino le ipotesi della popolazione si ampliano ancora di più! Si parte da chi ipotizza che la piacevole 'essenza' (seconda solo a quella emanata dalle fogne di Città del Messico) provenga proprio dalle fogne e che necessitino di una profonda pulizia/disinfestazione. I più audaci azzardano addirittura che la 'fragranza' provenga dai contenitori dei rifiuti organici (specialmente dove nei pressi sia locato un esercizio commerciale di ristorazione). Nei giorni più ventosi il 'profumo' riesce a diffondersi in zone ancora più ampie.

Questa lunga lista di ipotesi, che tuttavia non riesce a svelare l'arcano della provenienza della più volte citata 'essenza', potrebbe fare sorgere ad un ignaro cittadino un lecito dubbio:

L'amministrazione follonichese non vorrà mica arrivare a pretendere un dazio, per la 'profumazione' delicata e soave che insiste nelle strade cìttadine? Tale dubbio non sarebbe immotivato in quanto se realmente l'amministrazione lo avesse voluto (ammettendo che sia capace di farlo) avrebbe escluso una alla volta ogni opzione, privandoci irrimediabilmente di tale 'soave essenza'.

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