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Follonica e biciclette

Mancanza di controlli e menefreghismo totale dell'amministrazione

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Si può circolare controsenso in bicicletta?

La questione è complessa anche perché esiste un vuoto normativo sulla questione.

Tuttavia nel dicembre del 2011 il Ministero dei Trasporti aveva emanato un parere secondo il quale era possibile circolare contromano in bicicletta, ma solo rispettando una serie di condizioni particolari. Nella fattispecie:

-La strada si trova all’interno di una zona a traffico limitato (ZTL).

-La carreggiata della strada è ampia almeno 4,25 metri (2,75 mt + 1,50 mt).

-Il limite di velocità per le auto non supera i 30 km/h.

-Un’apposita segnaletica stradale indica la possibilità di circolare contromano.

 

Se non che, quattro anni più tardi, il Ministero dei Trasporti ha emesso un altro parere, numero 4635/2015, nel quale ha stabilito che sono valide le multe elevate ai ciclisti che circolano contromano in violazione del senso di marcia.

La situazione è molto complessa e dato che non sono andato mai a misurare la larghezza della carreggiata dove ho incontrato dei mezzi a due ruote, tantomeno che vi fossero segnali stradali che autorizzavano la circolazione controsenso delle biciclette (a Follonica oltretutto chi posiziona i segnali, fa il 'birbantello' e li nasconde bene), mi pongo una semplice domanda:

Un sindaco che abbiamo avuto negli ultimi dieci anni, non avrebbe potuto emettere un'ordinanza con la quale mettere ordine sulla circolazione delle biciclette (a cui si sono aggiunti ultimamente anche velocipedi a pedalata assistita e monopattini elettrici)?

Per esempio divagando, penso che non sia normale passeggiare su una z.t.l. e sentire la 'ventata' di una bici che passa a tutta velocità nel metro che c'è tra te e un'altra persona (manovra di assoluta precisione)… Cosa si aspetta a regolamentare a livello comunale la circolazione delle bici nelle Z.t.l.? Cosa si aspetta a imporre un limite di velocità e farlo rispettare con opportune sanzioni?

In attesa di futuri ed eventuali adeguamenti normativi, le biciclette (anche le e-bike, quindi le bici elettriche ossia a pedalata assistita) rientrano nella categoria dei veicoli a tutti gli effetti, e come tali devono attenersi alle disposizioni previste dal Codice della Strada. Quest’ultimo è molto chiaro sul comportamento da seguire e precisamente:

 

-Ci si deve muovere il più possibile vicini al margine destro della carreggiata

-Non si può circolare sul marciapiede, a meno che questo non sia esplicitamente segnalato come pista ciclabile

Non si possono superare i limiti di velocità 

-Non si può attraversare la strada quando il semaforo è rosso

-Non è possibile sorpassare sulle strisce continue di mezzeria

-Va data la precedenza a chi proviene da destra

-Va data la precedenza ai pedoni che attraversano la strada sulle strisce pedonali.

 

Tutte queste norme vengono sistematicamente infrante e nessuno le fa rispettare. È una scusante valida per la nostra amministrazione, dire che è così in tutta Italia? Per i cattolici di sinistra si sa che 'mal comune, mezzo gaudio' (che in pratica si traduce con: Perché stare bene in pochi quando possiamo stare tutti male?).

 

Toc toc… C'è alcun ammistratore che legge queste righe?l

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