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L’odore dell’urina è il sintomo della salute del nostro organismo

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Il cattivo odore dell’urina può essere originato da varie cause, come per esempio una idratazione non sufficiente del corpo o il tipo di regime alimentare che si segue. Nel caso in cui si tratti di un problema persistente, in ogni caso, il consiglio è di non sottovalutare la questione e di sottoporsi ad alcuni esami che consentano di appurare che non vi siano problemi di altro tipo alla base. L’odore dell’urina nella maggior parte dei casi è frutto della presenza di urea: in sostanza, l’odore è tanto più intenso quanto più è elevata la concentrazione nell’organismo di urea. Di solito tale odore non è molto forte né eccessivamente sgradevole. Ecco spiegato il motivo per il quale se l’odore urina è cattivo vuol dire che qualcosa è cambiato nell’organismo.

La disidratazione

Prima di fasciarsi la testa, comunque, conviene pensare alla quantità di acqua che è stata bevuta nelle 48 ore precedenti. Tutti gli esperti raccomandano di bere più o meno due litri al giorno; in generale, comunque, se è stata bevuta poca acqua nei due giorni precedenti, il cattivo odore può essere una conseguenza. Quando c’è una lieve disidratazione, il colore dell’urina è arancione o comunque scuro, mentre l’odore è di ammoniaca. Per rimediare, non si deve far altro che bere una maggiore quantità di acqua. Nel caso in cui oltre al cambiamento di odore e di colore dell’urina si registrino una forte stanchezza, una sensazione di debolezza e una condizione di confusione mentale, si può avere a che fare con una disidratazione molto grave per la quale bisogna rivolgersi subito al medico.

Attenzione alle infezioni del tratto urinario

Una infezione delle vie urinarie può, a sua volta, essere una delle ragioni del cattivo odore delle urine. In questo caso i sintomi più comuni sono il dolore al ventre, la sensazione di bruciore quando si fa pipì e il continuo stimolo ad andare in bagno. L’Escherichia coli è uno dei batteri che più di frequente sono responsabili di questa situazione. Per poter iniziare il trattamento in breve tempo, è fondamentale andare in maniera tempestiva dal medico. Le informazioni presenti su amioagio.it possono dimostrarsi indispensabili per saperne di più e capire come orientarsi, fanno di questo shop online un’ottima fonte di informazione, oltre che un punto di riferimento per l’acquisto di prodotti medicali, apparecchiature mediche e ausili assorbenti.

Gli altri disturbi

Quando l’urina ha un odore quasi dolciastro, si può ipotizzare che la causa sia il diabete. Per chi soffre già della malattia e utilizza le compresse, il consiglio è quello di controllare che la prescrizione dello specialista venga seguita con attenzione. Infatti, la presenza di un odore simile può voler dire che nella cura c’è qualcosa che non va. Viceversa, per chi ha iniziato da poco un trattamento con iniezioni di insulina, è indispensabile contattare il medico per capire se il problema è figlio di una elevata concentrazione di glucosio nelle urine o è un semplice effetto collaterale. I disturbi del fegato, a loro volta, possono essere alla base del cattivo odore delle urine, spesso abbinato a sintomi come la debolezza, gli occhi gialli, il dolore addominale, la perdita di peso, il vomito o la nausea.

Che cosa si mangia?

Ci sono diversi alimenti che contribuiscono a cambiare l’odore delle urine: l’esempio più noto è quello degli asparagi, ma in realtà la questione coinvolge diversi ortaggi a gambo verde. Se il fenomeno dipende dall’alimentazione, comunque, sparisce in breve tempo. L’aglio e la cipolla sono due dei cibi che cambiano l’odore dell’urina. Lo stesso dicasi per il caffè, per l’alcol, per il salmone, per il curry e per i cavoletti di Bruxelles. Ancora, sempre rimanendo in cucina, vale la pena di tener presente che una dieta ad alto contenuto di sale può provocare una concentrazione più elevata di urine, che così assumono un odore più intenso. Ad ogni modo, ridurre la quantità di sale che si usa in cucina non è mai un male: lo si deve fare comunque, a prescindere dall’odore della pipì.

Le lavande vaginali

Infine, non bisogna sottovalutare le conseguenze delle lavande vaginali, le quali non solo detergono la zona genitale, ma possono causare la completa distruzione di tutta la flora batterica di questa parte del corpo: così, non solo il cattivo odore che si tenta di combattere non sparisce, ma addirittura peggiora.

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