Alberto Genovese, ex imprenditore del web condannato per violenza sessuale, ha iniziato un percorso di volontariato presso un centro per donne vittime di violenza. L’attività rientra in un programma di giustizia riparativa, concesso dal Tribunale di Sorveglianza di Milano, che gli permette di uscire dal carcere per svolgere lavori socialmente utili.
Il programma di giustizia riparativa
L’ex manager, condannato in via definitiva a 6 anni e 11 mesi di reclusione, ha ottenuto l’autorizzazione a lavorare all’esterno per quattro giorni a settimana. Secondo le disposizioni del tribunale, Genovese presta servizio presso l’associazione Wall of Dolls, impegnata nella tutela delle donne vittime di violenza. L’iniziativa si affianca ad altre attività di volontariato che lo vedono coinvolto nella Casa della Carità di don Virginio Colmegna, dove aiuta nell’accoglienza dei senzatetto.
Il suo percorso si inserisce in un quadro più ampio di riabilitazione, dopo un periodo trascorso in una comunità per disintossicarsi dalla cocaina. Tuttavia, il tribunale aveva in precedenza respinto la sua richiesta di affidamento terapeutico, limitando la concessione a uscite programmate per attività di utilità sociale.
La posizione giudiziaria e i prossimi sviluppi
Come riportato da La Stampa, Genovese sta scontando la sua condanna nel carcere di Bollate, beneficiando di misure alternative in linea con il suo percorso di recupero.
La vicenda continua a evolversi, tra il riconoscimento delle responsabilità dell’ex imprenditore e il tentativo di reinserimento attraverso la giustizia riparativa. Resta ora da vedere quali saranno gli sviluppi futuri e se le attività di volontariato influiranno sulle sue prospettive giudiziarie.