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Errori nella sanità toscana

La sintesi dell’intervento in aula del Vicepresidente della Commissione IV (Sanità) Stefano Mugnai (Pdl)

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Mugnai (Pdl) a Marroni: "Eventi favoriti da un clima complessivo poco sereno. Serve una riflessione politica che anche oggi è mancata"

"La risposta era un po’ tecnica, da direttore generale più che da assessore. Eppure la richiesta di comunicazione mirava a comprendere il contesto anche delle scelte politiche che consentono certi errori. I dati, con 5 trasfusioni sbagliate in 26 mesi, parlano chiaro e credo serva una tensione ad abbattere questa cifra. C’è stato un ingorgo di notizie tragiche, indubbiamente, e ciò ha destato interesse anche nazionale sulla sanità toscana. Per altro questi casi arrivano a pochi giorni dall’esclusione della Toscana dalla rosa delle regioni benchmark".
"Serve, insomma, anche un’analisi politica. Invece, a caldo si è detto che le procedure vanno bene, salvo poi correggerle a stretto giro. Bisogna ponderare. Quando noi parlavamo di una sanità autoreferenziale che si specchia per bearsi della propria bellezza intendevamo questo. La tensione va indirizzata sulle cose che non vanno, non il contrario".
"Nella comunicazione l’assessore Marroni esclude il problema di eccessivi carichi di lavoro, ma io un po’ giro nelle strutture sanitarie e il clima, tra perplessità e malumori, non è sereno. C’è la sensazione del venir meno dell’orgoglio di lavorare nel sistema sanitario toscano. Questo clima aiuta perfettamente il verificarsi di errori umani, e allora bisogna assolutamente porsi la domanda sul perché di questo clima. Io credo sia perché la sanità toscana non riesce a stare al passo con i tempi, con una serie di scelte che andavano fatte ieri ma di cui ancora non c’è traccia: Sds, centrali 118 che stanno diventando una roba kafkiana, piccoli ospedali… esiste un grosso timore rispetto al taglio dei servizi, ed è diffuso. Sono tanti i nodi, compreso quello del rapporto con le università e la formazione sanitaria. Tutto si tiene. Tutto si riverbera. E gli errori si generano".
"Noi oggi siamo alla seconda metà della legislatura, e ancora non siamo stati capaci di dotarci di un Piano sanitario. Sulla vecchia bozza la Commissione sanità ha fatto 34 sedute, e anche sulla nuova vorremmo entrare nel merito. E il tempo stringe, mentre i problemi restano. Tutto questo porta alle tragedie che abbiamo purtroppo dovuto registrare. Ciò che ammiro, oggi, è che lei assessore Marroni ci mette la faccia. Rossi, dominus di questo sistema da anni, dov’è?"

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