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Taglio dei tigli a Follonica: la Duna chiede risposte

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"Da tempo ormai è scontro aperto nella cittadina del Golfo sulla questione del viale alberato di via Massetana, interessato da lavori di modifica viaria e riqualificazione dell'area ex Ippodromo secondo un progetto approvato nel 2011 che ha portato lentamente all'abbattimento di numerosi alberi di tiglio presenti da decenni sulla trafficata via.
All'avvicinarsi del momento in cui i restanti tigli verranno abbattuti o reimpiantati in altro luogo con tutte le conseguenze del caso l'associazione di tutela ambientale La Duna torna a porre interrogativi nei confronti dell'amministrazione comunale.


Con l'approssimarsi dell'autunno si avvicina sempre di più la data in cui, a detta dell'amministrazione, si procederà al taglio del viale alberato in via Massetana, accanto all'ex Ippodromo. La nostra associazione ha tentato di ragionare insieme ai cittadini e al comune su come fosse deleterio per la città tagliare una cinquantina di tigli sani e dalla folta chiome, su come fosse penalizzante per gli abitanti del quartiere la deviazione della strada portandola più vicino alle abitazioni con la cancellazione dei parcheggi, su come sarà problematica la circolazione generale della zona con il nuovo piano del traffico. Tutto inutile. Non sono servite le firme consegnate nelle mani del sindaco, gli incontri, lo sforzo di altre decine e decine di persone che vorrebbero mantenere lo status quo, con gli alberi e i parcheggi al loro posto attuale. Tutto inutile. Non è servito nemmeno ricordare che una recente legge tutela i viali alberati e gli alberi monumentali. Addirittura su questo non c'è stata nemmeno la "finesse" di una risposta : semplicemente silenzio...e intanto gli alberi, lentamente, hanno continuato di quando in quando , ad essere tagliati. Paradossale poi, per non dire ridicola,  la risposta del difensore civico della Regione Toscana, interpellato in merito al dovere del comune sul rispettare o no la legge sopra richiamata : ha chiesto all'amministrazione locale ed ha riportato la risposta che hanno sempre ripetuto fino all'ossessione e cioè che "saranno ripiantati altri 1000 alberi" soprassedendo sul fatto che, contrariamente a quanto presentato nelle presentazioni ufficiali,  almeno la metà delle specie non appartiene nè potrà mai adattarsi a quest'area geografica ed il progetto non contiene alcuna specifica sui consumi idrici necessari al loro mantenimento.  

A nessuno interessa che vengano tagliati 50 tigli pluridecennali, centinaia di cipressi e altri alberi probabilmente e miseramente destinati a qualche centrale a biomassa, come se fossero stati mercanteggiati da tempo. A nessuno pare interessare che milioni di euro pubblici, quindi di tutti noi, verranno spesi per creare un parcheggio all'interno di quello che avrebbe dovuto essere un parco e che invece vedrà arrivare centinaia di auto e un mercato, il tutto ombreggiato da essenze e piante che nulla hanno a che vedere con il nostro territorio e che daranno dei grossi problemi di attecchimento e mantenimento in vita. Ma chissà, forse nelle menti dei "nostri amministratori che non rispondono ai cittadini" si è già delineato cosa fare quando le piante moriranno e, dopo i 5 anni di "assicurazione" sarà troppo dispendioso sostituirle: fare una bella passata di asfalto e buonanotte al PIUSS e ai suoi obiettivi , che lo ricordiamo con le precise parole del sito della RToscana: "Finalità di ogni singolo Piuss è quella di progettare un insieme coordinato di interventi, pubblici e privati, per la realizzazione – in un'ottica di sostenibilità - di obiettivi di sviluppo socioeconomico, attraverso il miglioramento della qualità urbana ed ambientale." A noi non sembra proprio che a Follonica si proceda verso questo. Forse farebbe bene l'assessore Marson e l'assessore Bramerini a verificare. Possibilmente senza poi riproporci le "risposte dell'amico mio".. Ricordate ? E comunque noi aspettiamo ancora un incontro pubblico nel quale il sindaco o chi per lui si confronti con i cittadini che non condividono il progetto così com'è."


per l'associazione La Duna il portavoce Antonino Vella

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