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In Italia record europeo per crediti insoluti dalla PA: 91 miliardi

Forti ritardi

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Il 15 settembre era il termine ultimo per presentare la ricognizione dei debiti della pubblica amministrazione e comunicare l'elenco dei creditori delle regioni. 

Il segretario di Confartigianato Imprese Grosseto Mauro Ciani puntualizza: “Riconosciamo lo sforzo del governo e delle amministrazioni per applicare una normativa complessa e farraginosa, ma le nostre imprese hanno bisogno di certezze sul diritto a veder finalmente onorati i loro crediti. Senza dimenticare che ai debiti arretrati degli scorsi anni si stanno già sommando quelli causati al mancato rispetto della legge in vigore dal primo gennaio 2013 che fissa a 30 giorni il termine per i pagamenti nelle transazioni commerciali. Inspiegabilmente non è stata accolta la nostra proposta di compensazione secca, diretta e universale tra i debiti della Pa verso le imprese e i debiti fiscali e contributivi delle imprese verso lo Stato. Forse perché lo Stato non si accontenta di far attendere i propri creditori ma addirittura ne mette in dubbio le legittime aspettative?”.

“I nostri dati – sottolinea Ciani – confermano che la situazione delle imprese, soprattutto quelle di piccola dimensione, è molto critica. Quel che è più grave e paradossale è che gli imprenditori, sono costretti a indebitarsi con le banche per compensare i mancati pagamenti da parte della PA e di altre aziende”, e ciò provoca un extra costo di ulteriori 2,2 miliardi.

Record negativo in Europa anche per i tempi di pagamento della pubblica amministrazione italiana: 170 giorni, 109 in più rispetto alla media Ue. 

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