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Strage di ovini: le proposte di Più Toscana

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"L’appello degli allevatori della Cia Toscana e Grosseto sulle stragi di ovini non cadranno nel vuoto: domani Più Toscana presenterà in Consiglio due mozioni per richiedere un pacchetto di misure preventive per il 2013 e la sburocratizzazione dei rimborsi".

È l’annuncio del capogruppo di Più Toscana, Antonio Gambetta Vianna, che raccoglie il grido d’allarme lanciato dagli allevatori grossetani sulla strage di ovini e il drastico calo nella produzione di latte pari al 20% messa in crisi da calamità e predazioni.

"I danni predatori non devono essere considerati rischio d’impresa ma al pari di una calamità naturale: serve un ritorno al rimborso diretto, un pacchetto di opere preventive e il censimento della specie, come ormai ci ostiniamo a dire da più di un anno, non ricevendo mai alcun riscontro da parte della Giunta. Ci riferiamo soprattutto – spiega – a misure che salvaguardino le aziende: specialmente dopo la perdita del capo di bestiame, visto che i costi di smaltimento tramite termodistruzione (che a volte sfiorano i 200 euro) spesso vengono risarciti dalle legge regionale 26/04 tardivamente o solo parzialmente. Senza contare che alle spese si aggiungono i costi di accertamento veterinario. Solamente nel mese di agosto, i predatori hanno ucciso almeno una trentina di capi nel grossetano. Urge un cambio di mentalità da Firenze nella gestione della situazione: dall’adozione della legge regionale 26/05, il danno predatorio infatti è considerato al pari di un rischio d’impresa e non come un evento straordinario dalle potenzialità distruttive e impreviste. Finché questa concezione resterà al suo posto è necessario investire in una prevenzione totale: primo tra tutti realizzare il censimento dei lupi, che permetterebbe di localizzare gli habitat dei predatori e che potrebbe essere reso possibile grazie alla conta delle orme sulla neve, oppure tramite le stime offerte dall’induzione di ululati. Territori come quelli del grossetano e del Casentino sono ormai stremati dall’emergenza lupi e canidi, mi auguro che la Giunta accolga l’ultimo grido d’aiuto. Un aiuto chiesto come se fosse un ultimatum, al quale far fronte e rispondere nell’interesse della popolazione toscana".

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