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Chiusura del centro d'accoglienza "Emergenza Nord Africa"

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Grosseto: Si comunicano i dati informativi sulla chiusura dell’Emergenza Nord Africa relativamente alla situazione del territorio provinciale.

Alla data programmata per la cessazione delle attività di accoglienza in favore dei cittadini stranieri provenienti dal Nord Africa, fissata, come noto, al 1 marzo u.s., sul territorio di questa provincia erano presenti, ripartiti in otto strutture di accoglienza, 113 migranti umanitari, tra cui nessun minore straniero non accompagnato.
Entro tale novero di migranti, fin da subito si sono delineati dieci soggetti vulnerabili, individuati secondo la nozione legale di cui all’art. 8 del d.lgs. 140/2005, nei cui confronti è stata garantita la prosecuzione dei servizi di accoglienza in uno dei centri ubicati nel territorio della provincia (Comune di Massa Marittima) attraverso la stipulazione di un’apposita convenzione tra la Prefettura ed il soggetto gestore del centro alle condizioni del parametro di costo – SPRAR pari a € 35,00,  finanziata con i risparmi di spesa conseguiti.

Dei cento migranti umanitari non rientranti nella categoria soggettiva di persone vulnerabili, pertanto, una cittadina straniera, di nazionalità nigeriana, ha optato per il rimpatrio volontario assistito nel proprio Paese d’origine e, con l’assistenza dell’OIM, è ritornata in Nigeria il 10 aprile u.s., mentre tutti gli altri cittadini stranieri hanno accettato la corresponsione della misura di uscita volontaria dal circuito assistenziale, fissata, come noto, nella misura di € 500,00 pro capite ed hanno gradualmente e volontariamente lasciato le strutture di accoglienza, dove gli stessi erano ospitati.

Tra i soggetti vulnerabili così individuati, con decorrenza dal 1 maggio u.s., è sopravvenuta l’esigenza di includere anche un nucleo familiare di tre persone (genitori con figlio minore), in armonia con un’interpretazione estensiva della predetta categoria soggettiva disposta con la Circolare del Ministero dell’Interno prot. 1833 del 1 marzo u.s.
In base alle disposizioni attualmente vigenti, i soggetti vulnerabili sono beneficiari dei servizi di accoglienza fino all’inserimento nello SPRAR.
Nei confronti di tutti gli altri migranti umanitari, invece, sono state individuate, secondo linee d’indirizzo pianificate in accordo con i gestori dei centri di accoglienza, le soluzioni organizzative più idonee tra i possibili percorsi di uscita dal circuito assistenziale.
Tutte le strutture di accoglienza, che non ospitano soggetti vulnerabili, sono state liberate e riconsegnate alle rispettive proprietà.
Le operazioni di chiusura della fase di proroga dei servizi di accoglienza in favore dei migranti umanitari si sono svolte in condizioni di piena regolarità e in assenza di turbative dell’ordine e della sicurezza pubblica.

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