GROSSETO – "La Provincia di Grosseto è favorevole alla realizzazione dell'autostrada, ma deve essere progettata in modo che sostenga lo sviluppo economico della Maremma e non vada contro al diritto dei cittadini a vivere e a circolare nel nostro territorio". E' con questa premessa che il presidente della Provincia Leonardo Marras, insieme all'assessore al Governo del Territorio Marco Sabatini, ha presentato il documento sull'autostrada A12 Rosignano – Civitavecchia, che sarà inviato al presidente della Repubblica, ai rappresentanti del Governo e del Parlamento e al Consiglio Regionale.
Nel documento si ripercorre la storia dell'autostrada dal primo progetto preliminare approvato dal Cipe nel dicembre 2008, che aveva trovato il riscontro positivo della quasi totalità degli enti locali grossetani e della Regione Toscana, fino alle ultime modifiche apportate dalla proponente Sat, che riscuotono parere negativo da parte della Provincia. Secondo questa infatti, l'ultimo progetto Sat causerebbe al territorio gravi problemi urbanistico territoriali, economico sociali e paesistico ambientali. Solo 22 km di tracciato, caratterizzati da una sfilza di situazioni che non vanno giù alle istituzioni, e quindi alla maggior parte dei cittadini, del nostro territorio.
Innanzitutto il progetto attuale viene meno ai principi cardine delle normative sulle infrastrutture strategiche, non seguendo l'intera procedura e saltando la Valutazione di Impatto ambientale e violando il Codice degli Appalti che prevede di studiare un progetto in toto, e non frazionato come nel caso del tratto grossetano (da Follonica a Grosseto Sud e da Grosseto Sud a Fonteblanda e Ansedonia). Su diversi punti del tracciato non sarebbe fornita un'adeguata viabilità di servizio: in alcuni punti non esistono complanari o se esistono sono arzigogolate strade poderali. Se al contrario venissero realizzate in alcuni punti non supererebbero i 7 m di larghezza, sufficienti a poterle classificare come strade regionali o statali, con limite di minimo 70 km/h. Totalmente inascoltata anche la richiesta di rendere la SS1 nel tratto di Rispescia "Strada Parco". La mancanza di un'adeguata viabilità complanare determinerebbe poi importanti flussi di traffico in entrata e in uscita dalla città , con conseguenti ricadute su un adeguato collegamento con la Rete dei Porti, le aziende agricole e gli insediamenti costieri e con i centri turistici di Orbetello, Monte Argentario, Isola del Giglio e Ansedonia, non escludendo problemi legati alla minore salubrità e vivibilità di queste zone. È inoltre richiesto il permanere della tangenziale cittadina di servizio nel tratto di Aurelia che collega Grosseto nord a Grosseto Sud.
Torna poi il problema fondamentale del pedaggio: ad oggi ai residenti e ai mezzi di servizio e di soccorso non è garantita alcuna esenzione (costo autostrada: 18cent per km). La Provincia chiede che sia garantito il transito gratuito a tutti i lavoratori pendolari in un tratto di almeno 45km, e non 20 come è attualmente proposto da Sat, per i primi 5 anni.
Nel documento viene poi denunciata la mancanza, a tutt'oggi, di un progetto per il tratto relativo al lotto 4 (Grosseto Sud – Fonteblanda) e la mancanza di uno studio idraulico-idrogeologico nel lotto 5 (Orbetello), il tratto più a rischio.
In particolare il dito è puntato sul tratto di Campolungo, in cui la nuova autostrada verrebbe a interferire con le attività artigianali e industriali esistenti e precluderebbe l'espansione urbanistica di Fonteblanda, Terme dell'Osa e delle aree produttive di Albinia. La Provincia torna a chiedere un percorso alternativo, che passi dal territorio collinare e che non interferisca con la costa: in sostanza l'approvazione del primo progetto 2008.