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Ordinanza a tutela dei beni artistici della città: danneggiamenti e abusi in aumento

Sindaco Bonifazi: “Dobbiamo intervenire per tutelare il centro storico e la sua libera fruizione. E poi chi sporca ripulisce”

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GROSSETO - Un'ordinanza per la tutela dei beni monumentali contro ogni forma di comportamento lesivo della pubblica fruizione, della sicurezza e del decoro delle aree legate a luoghi storici come: il Duomo, le Mura Medicee, il Cassero senese, Porta Corsica, Parco giochi Pollini, Piazza San Francesco, Piazza Indipendenza, Piazza De Maria e Piazza Baccarini.

L'atto è stato firmato in queste ore dal Sindaco Bonifazi. In tali aree è vietato sia bivaccare che fermarsi per consumare alimenti (a meno che non si tratti di manifestazioni ed eventi organizzati e autorizzati) e la sanzione prevista va da 25 a 500 euro con pagamenti in misura ridotta di 50 euro. Se i luoghi subiscono dei danni o forme di occupazione abusiva con dei beni mobili (cartoni, materassi, coperte) viene fatto obbligo al trasgressore di occuparsi personalmente della rimozione o del ripristino della condizione originaria. Nei primi 15 giorni di vigenza dell'ordinanza gli agenti si preoccuperanno di fare informazione nei confronti delle persone, con invito a porre fine al comportamento sanzionabile.

“La situazione di danneggiamenti e abusi sui nostri beni artistici in particolare – ha spiegato il Sindaco Emilio Bonifazi – ha subito un incremento preoccupante e come amministrazione abbiamo il dovere di intervenire. Si tratta semplicemente – ha aggiunto il primo cittadino - di garantire a tutti i cittadini la libera fruizione del centro storico in adeguate condizioni di sicurezza, igiene e decoro; l'ordinanza – ha concluso - è uno strumento in più in mano alle forze dell'ordine e ribadisce infine il principio che ' chi sporca ripulisce ' ”.

Nelle scorse settimane il Sindaco aveva firmato anche un'altra ordinanza per tutelare la sicurezza nella viabilità come il decoro urbano con l'obiettivo specifico di colpire il fenomeno dello sfruttamento della prostituzione in alcune zone della città. Altre ordinanze hanno riguardato il rispetto delle norme realtive alla fruizione degli spazi pubblici da parte di vari negozi di ortofrutta e ancora quelle legate all'obbligo di ripristino della sicurezza per alcuni importanti edifici privati nel centro storico.

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