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Impianto biogas di Capalbio: Marras commenta la sentenza del Tar Toscana

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CAPALBIO - "La vicenda dell'impianto a biogas di Sacra a Capalbio è davvero singolare. Una classica storia italiana. Al momento in cui la Provincia ha adottato un protocollo d’intesa per promuovere l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, fra le quali il biogas, è stata oggetto di un fuoco di fila da parte dei soliti noti con proprietà a Capalbio. Successivamente sono intervenuti insigni giuristi a sostenere che le energie rinnovabili vanno bene solo se lontano dal proprio cortile (sindrome di Nimby: not in my backyard) ed è capitato di dover assistere al  prelievo di un funzionario per interrogarlo nel corso di una conferenza dei servizi, con la conseguenza che il processo decisionale è stato interrotto. A un certo punto è apparso, leggendo gli accadimenti, che quasi fossimo "in combutta" con il privato. Lo stesso privato, presunto favorito, ricorre al Tribunale amministrativo regionale e ottiene una pronuncia favorevole e il diritto al risarcimento. Data la successione degli eventi, ammetto di avere una crisi d’identità: qualcuno mi spieghi se “noi” della Provincia siamo stati troppo "disponibili" verso Sacra Spa, oppure se siamo stati, proprio noi, causa del danno che secondo il Tar la società ha subito. Essere equilibrati e giusti in questo Paese è comunque una colpa. Ricorreremo ovviamente al Consiglio di Stato per difendere la regolarità del procedimento, ma temo questo non contribuisca a risolvere la ponderosa questione di fondo: com’è possibile svolgere con serenità il ruolo di amministratore nel Paese dei paradossi che è oggi l’Italia?"

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