ORBETELLO - Dura replica del sindaco Paffetti alle affermazioni di Casamenti sulla gestione dei fondi destinati all'emergenza alluvione. "Un ente pubblico - precisa infatti il primo cittadino di Orbetello -, come una pubblica amministrazione, ha l’obbligo, previsto dalla legge prima ancora che dal dovere morale, di rendicontare come i soldi, che sono pubblici, vengono utilizzati. Questo succede anche e soprattutto per quanto riguarda i fondi che questa amministrazione ha potuto raccogliere grazie alla generosità di privati cittadini, fondazioni, istituti di credito e associazioni, sul proprio conto corrente, creato ad hoc per aiutare la popolazione che ha subito danni durante gli eventi alluvionali.
Nella nota inviata venerdì scorso alla stampa nessun dato è sparito. I circa 30mila euro che secondo il consigliere Casamenti sono scomparsi, non sono stati riportati per questioni di sinteticità , preferendo riportare in quell’occasione solamente le cifre complessive. Questi soldi sono stati liquidati alle famiglie richiedenti e che rientravano nei parametri di accesso ai fondi: ogni liquidazione è avvenuta tramite delibera, delibera che può essere facilmente reperibile sull’albo pretorio andando a cercare l’elenco relativo al mese di giugno.
Di quali numeri del lotto sta parlando il consigliere Casamenti? Come si fa a cambiare i numeri se ogni cosa, per legge, deve essere documentata e rendicontata?
Quali sono i cittadini che si sono rivolti al consigliere perché non sono riusciti ad ottenere da questa amministrazione delucidazioni sull’utilizzo di quei denari?
Proprio questo è l’atteggiamento al quale mi riferivo sopra, l’atteggiamento che porta a scrivere sui giornali e sui social network, con termini spesso denigratori e irrispettosi nei confronti di chi ogni giorno lavora duramente, illazioni ed insinuazioni scritte ad arte per travisare i fatti, per fare demagogia e per portare avanti la logica della campagna elettorale permanente.
Vorrei ricordare - prosegue Paffetti - di come il consigliere Casamenti, già nelle prime ore dell’emergenza, ha cavalcato l’onda emotiva di quanto accaduto, come pretesto per denigrare questa amministrazione, ma non solo dal punto di vista politico – cosa che potrebbe pure essere accettata nella logica dello scontro maggioranza-opposizione in tempi di ordinaria amministrazione - , ma anche e soprattutto denigrando chi, nella amministrazione, senza avere un ruolo politico ha lavorato 24 ore su 24.
Non sarebbe stato meglio, forse, lavorare tutti insieme invece di ripetere le stesse ad libitum come un disco rotto, con critiche spesso fini a se stesse e sovente anche estranee alla sfera politica andando a intaccare anche la sfera personale?
Cosa sta facendo adesso, di concreto, il consigliere Casamenti per la popolazione colpita?
Quando il confronto politico si traduce in attacco personale, insinuando di dare i numeri al lotto o di presunti nervosismi, allora la soglia di tolleranza precipita drasticamente.
Per l’ennesima volta voglio ricordare che questa amministrazione ha nel principio di legalità e di trasparenza una concezione altissima, e non solo per quanto riguarda gli obblighi di legge. Ogni centesimo che è stato donato sul conto corrente è stato – o sarà – utilizzato seguendo canoni precisi, con destinazioni precise. Ogni entrata e uscita su quel conto corrente è documentata. Gli impegni di spesa – e le liquidazioni – sono rintracciabili all’interno dell’archivio delibere. Forse Casamenti desidera una lista di ogni singolo cittadino che ha donato anche solo un euro su quel conto corrente? Come è possibile anche solo immaginare che non ci sia chiarezza sull’utilizzo dei quei denari? Un ente pubblico ha, ripeto ancora in caso non fosse ancora chiaro, il dovere e l’obbligo di rendicontare l’utilizzo del denaro".
Il sindaco
Monica Paffetti