Partecipa a GrossetoOggi.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Borgo Carige, Acquedotto del Fiora disponibile a un incontro per illustrare il progetto

Il presidente Tiberi: "Il nostro scopo è l'ottimizzazione del comparto di fognatura e depurazione dell'area". E risponde alle domande dei cittadini

Condividi su:

GROSSETO - Il presidente di Acquedotto del Fiora Tiberio Tiberi e il direttore operazioni Lorenzo Pirritano intervengono sulla questione del nuovo depuratore di Capalbio, sottolineando la disponibilità dell'azienda a fornire ai cittadini, ai comitati e alle associazioni del territorio, nelle sedi più opportune, tutte le informazioni necessarie per chiarire i dettagli dell'intervento che interesserà la zona di Borgo Carige, incluse le motivazioni delle scelte progettuali operate dal gestore.
Tale disponibilità è stata ribadita nell'incontro del 25 novembre scorso con il Commissario che attualmente guida l'Ente Municipale, con la Regione Toscana e con l'Ait. In quella sede è stata valutata la possibilità che AdF continui a gestire l'attuale depuratore di Borgo Carige fino alla realizzazione di quello nuovo, senza convogliare i reflui verso Poggetti e senza adeguare il depuratore di Poggetti al trattamento dei liquami provenienti da Borgo Carige. Su tale eventualità sono in corso valutazioni economiche che entro il prossimo 15 dicembre consentiranno al Comune e AdF di prendere una decisione conclusiva.
"Prima ancora di rispondere puntualmente alle domande che ci sono state formulate, purtroppo solo a mezzo stampa e non chiedendoci di esporle personalmente ai cittadini in incontri dedicati, giova fare una premessa - dice Lorenzo Pirritano - L'attuale soluzione tecnica è frutto di un lavoro di ricerca del miglior risultato al minor costo economico ma soprattutto ambientale che è durato diversi anni. Tale ricerca ha impegnato Acquedotto del Fiora, Comune, Regione, Autorità Idrica e Ministero dell'Ambiente e ha preso in esame decine di soluzioni che a volte, prima di essere scartate, sono arrivate a livelli di progettazione quasi definitivi - spiega Lorenzo Pirritano - La soluzione originaria, che prevedeva l'accentramento dei trattamenti in un unico depuratore al Chiarone, è stata più volte modificata per seguire gli orientamenti del Comune  e infine sostituita con quella in discussione dopo una serie di incontri e trattative con il Ministero, nel corso delle quali il Comune ha avuto un ruolo decisivo. Questa soluzione suddivide il territorio in più aree da depurare ciascuna con un suo depuratore da realizzare ex novo e/o da adeguare".
Per la zona di Borgo Carige e Poggetti è prevista la realizzazione di un nuovo depuratore in un'area appositamente destinata ad esso dallo strumento urbanistico. Una volta realizzato l'impianto, che per non incorrere in sanzioni comunitarie deve essere completato entro il 2015, saranno dismessi il depuratore di Poggetti e, presumibilmente, quello di Borgo Carige, decisione quest'ultima che spetterà al proprietario del depuratore, in questo caso non pubblico. "La titolarità dell'impianto di Borgo Carige è infatti questione tutt'altro che secondaria - prosegue Lorenzo Pirritano - La cosa importante da sottolineare è che per la dismissione dei due depuratori sarà necessario portare al nuovo tutti i reflui che oggi arrivano presso gli impianti da dismettere. Questo collettamento sarà possibile solo realizzando una condotta che va da Poggetti verso Borgo Carige che fa parte dello stralcio in fase di realizzazione. In attesa di poter utilizzare il nuovo depuratore, questa condotta potrà servire anche a portare, temporaneamente, i reflui di Borgo Carige a Poggetti, dismettendo così l'uso del depuratore privato di Borgo Carige. A nuovo depuratore realizzato, la condotta funzionerà in senso inverso, consentendo così di poter eliminare anche il depuratore di Poggetti".

Acquedotto del Fiora (AdF) passa quindi a rispondere ai quesiti posti a mezzo stampa dai cittadini.

Domanda 1: Come mai AdF insiste così fortemente con il Comune di Capalbio per procedere alla realizzazione della condotta e all'adeguamento del depuratore di Poggetti (situato nei pressi di un Villaggio turistico e di alcune civili abitazioni) utilizzando così circa euro 1.250.000,00 dei 3 milioni di euro, di cui dispone la Regione Toscana per la sistemazione di tutto il comparto fognario del Comune di Capalbio?

Risposta 1: La condotta servirà anche e soprattutto nella configurazione finale, con il nuovo depuratore di Borgo Carige attivo, per poter dismettere il depuratore pubblico di Poggetti, e nell'immediato per non continuare ad utilizzare il depuratore privato di Borgo Carige. Il costo di adeguamento dell'impianto di Poggetti, al netto delle attrezzature che saranno recuperate e re-impiegate alla sua dismissione e dei prevedibili ribassi in fase di gara per l'affidamento dei lavori, è stimato in circa 33.000 euro.

Domanda 2: Se dovesse spendere tale cifra solo per la realizzazione della condotta, come pensa AdF di poter concludere tutta l'opera di ottimizzazione del comparto fognario capalbiese con l'esiguo importo residuo (depuratore di Capalbio Scalo - depuratore di Chiarone, etc.)?

Risposta 2: Per la realizzazione dell'intero progetto di ottimizzazione del comparto fognario e depurativo del Comune di Capalbio è previsto un investimento di circa 8 milioni di euro, di cui 3 milioni con contributi del Ministero dell'ambiente e il resto a carico della tariffa. Investimento fino ad oggi non realizzato per i ritardi accumulati e non certamente ascrivibili ad AdF.

Domanda 3: Come mai Acquedotto non realizza subito il nuovo impianto a Borgo Carige, per il quale tra l'altro ha già l'autorizzazione, e insiste a voler realizzare la condotta?

Risposta 3: Come già detto la sola realizzazione del nuovo depuratore di Borgo Carige non sarebbe sufficiente a consentire la dismissione di Poggetti, per ottenere la quale occorre la realizzazione della condotta. In merito alla realizzazione del nuovo impianto, il suo progetto definitivo è già stato consegnato all'Autorità Idrica seguendo la cronologia degli interventi decisi e verbalizzati in sede di Commissione Ministeriale.

Domanda 4: Come mai AdF non continua a gestire l'attuale depuratore di Borgo Carige fino alla fine del 2015, data in cui è prevista la chiusura dei lavori di realizzazione del nuovo depuratore?

Risposta 4: La gestione di un depuratore privato con risorse pubbliche è stata finora possibile in virtù della requisizione dell'impianto da parte del Comune e dell'Ordinanza Sindacale che affidava ad AdF il compito di esercirlo per il tempo strettamente necessario a renderlo non più utile al servizio idrico integrato, condizione che si raggiunge con la realizzazione della condotta di cui si dibatte. Tale gestione è molto più onerosa di quanto risulterebbe gestire Poggetti adeguato e di quanto costerebbe gestire un impianto costruito per la sola finalità di trattare reflui civili e non anche reflui industriali quali quelli della cantina. In altre parole, continuare a gestire Borgo Carige costerebbe alla collettività circa 50.000 euro all'anno in più di quanto possibile con la realizzazione della condotta che porterà i reflui di Borgo Carige a Poggetti. Denaro pubblico che AdF impiega con la consueta attenzione e che potrebbe, se speso male, risultare veramente di interesse della Corte dei Conti.

Domanda 5: Come mai AdF, quando presenta il suo progetto per la realizzazione della condotta ai vari organi competenti, utilizza i dati del censimento del 2001 e non quelli del 2011 (dati che necessitano di ulteriori aggiornamenti tenuto conto che il numero di Abitanti Equivalenti presenti a Borgo Carige, riportati sul documento allegato al progetto esecutivo, non corrispondono nemmeno lontanamente al numero di presenze che la località, in quanto meta turistica, effettivamente accoglie nella stagione estiva)?

Risposta 5: Il progetto ha una storia lunga e in passato è stato addirittura stigmatizzato dal Ministero per sovradimensionamento. Comunque anche se si fa riferimento ai dati del censimento 2001, il dimensionamento è in linea con le previsioni urbanistiche più recenti e, come sempre avviene per opere simili, ha un adeguato margine di riserva sulla potenzialità per tener conto di quanto tempo dovrà durare e delle possibili variazioni urbanistiche che in tale durata potrebbero realizzarsi.

Domanda 6: Nell'assurda ipotesi che venga spostato un pozzo enorme pieno di liquami come attualmente è oggi il depuratore di Borgo Carige, in un "piccolo bicchiere" (depuratore di Poggetti), come mai AdF invece che procedere con una linea retta sulla via Pedemontana, dal depuratore attuale fino alla frazione di Poggetti, svolta, inspiegabilmente e senza una apparente ragione logica, verso Via Val dei Ceppi, allungando di oltre ottocento metri il suo tragitto?

Domanda 7: Visto che la condotta ha un costo medio di 416 euro al metro lineare, come mai non cercare di accorciare invece che allungare il percorso?

Risposta 6/7: Gli interventi di adeguamento del depuratore di Poggetti sono stati progettati tenendo conto dei maggiori apporti provenienti  da Borgo Carige. In merito al tracciato apparentemente poco comprensibile, esso è quello emerso come unico possibile in seguito alle richieste della Provincia, per non impattare sulla via Pedemontana, di cui essa è competente.

Condividi su:

Seguici su Facebook