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"I cittadini conoscono bene i problemi e vogliono soluzioni"

La replica di Marrini all'assessore ai lavori pubblici di Follonica

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FOLLONICA - "Rispondo con piacere all'assessore Antonio Cetraro che finalmente, dopo mesi, rompe il silenzio: si è sentito in dovere di replicare alle lamentele dei cittadini relative a due questioni particolarmente sentite a Follonica, cioè il caso di via Massetana e quello di Salciaina. Peccato - replica Sandro Marrini, consigliere comunale FI a Follonica - che alla popolazione servano poco le spiegazioni: i follonichesi vogliono vedere i fatti. Fatti che non sono ancora arrivati. Tre anni fa mi sono astenuto in consiglio comunale al momento di votare il progetto del Parco Centrale proprio perché avevo delle forti perplessità. Problemi che ho ribadito nel tempo: a non convincere è la riorganizzazione della viabilità.

In pratica ai residenti viene tolta la possibilità di parcheggiare l'auto sotto casa: dovranno usare i parcheggi del Parco Centrale e attraversare una strada che diventerà sempre più trafficata, con tutti i problemi che ne derivano. E cosa faranno quando i posti saranno tutti occupati, per esempio in occasione del mercato settimanale e delle grandi manifestazioni all'interno del vecchio ippodromo? Per fortuna l'assessore ammette che ci sono dei "disagi reali", così li chiama. E non vale solo per il caso di via Massetana, ma anche per quello di Salciaina: Cetraro prova a spiegarci i motivi degli allagamenti limitandosi ad analizzare i problemi.

Peccato che i follonichesi li conoscono già. Dovrebbe invece spiegare ai cittadini perché — nonostante i tanti slogan dell'amministrazione comunale volti a proclamare la risoluzione del problema — Salciaina oggi si allaga più che in passato. Eppure è stato speso del denaro pubblico per provvedimenti che prima di tutto non funzionano e per seconda cosa nessuno è riuscito a capire in cosa consistano. La verità è una sola: che con la realizzazione della pista ciclabile il problema si è aggravato più che mai e da via delle Collacchie l'acqua piovana scende nelle fogne interne, sovraccariche, invece di essere riassorbita dalla pineta. Forse qualcuno avrebbe dovuto pensarci al momento della costruzione del percorso ciclabile. Anche perché se allora la situazione era grave adesso è gravissima".

 

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