GROSSETO - Due bollini rosa. L’ospedale Misericordia di Grosseto si aggiudica un grande riconoscimento per l’attenzione riservata alle donne, nella classifica nazionale stilata dall’Osservatorio nazionale sulla salute della donna. E tutto grazie alla qualità dei servizi resi e alle unità operative, che si occupano della cura di patologie specifiche femminili all’interno della struttura ospedaliera. In tutta Italia, le strutture premiate infatti sono state 230, con un’assegnazione massima di 3 bollini.
L’Osservatorio nazionale sulla salute della donna ha stabilito il riconoscimento intermedio di 2 bollini rosa alle strutture, che, oltre alla qualità delle prestazioni ospedaliere, presentino, così come al Misericordia di Grosseto, almeno 3 donne con ruoli di responsabilità all’interno del Comitato Etico che tutela le minoranze etniche. Così ad ottenere un totale di ben 29 bollini, solo in Toscana, sono stati 14 ospedali.
Tra questi il massimo riconoscimento è stato conseguito dall’ospedale San Donato di Arezzo (Asl 8), dall’azienda ospedaliero universitaria di Careggi di Firenza, dall’azienda ospedaliero universitaria pisana e dall’azienda ospedaliero universitaria senese, a cui seguono, con 2 bollini, l’ospedale del Casentino di Bibbiena (Asl 8 Arezzo), l’ospedale Santa Maria della Gruccia di Montevarchi (Asl 8 Arezzo), l’ospedale San Giovanni di Dio a Torregalli (Asl 10 Firenze), l’azienda ospedaliero universitaria Meyer di Firenze, l’ospedale S. Maria Annunziata a Ponte a Niccheri (Asl 10 Firenze), il presidio ospedaliero piana di Lucca (Asl 2) e, come detto, l’ospedale della Misericordia di Grosseto (Asl 9).
Infine, un unico bollino è stato concesso, considerando la sola presenza di unità operative di qualità e specializzate nella cura delle patologie femminili, all’ospedale Piero Palagi di Firenze (Asl 10), all’ospedale del Mugello di Borgo San Lorenzo (Asl 10 Firenze) e all’ospedale SS. Giacomo e Cristoforo di Massa (Asl 1).
Il massimo riconoscimento, infatti, è stato attribuito alle strutture ospedaliere che, oltre ai criteri previsti per l’assegnazione di 1 bollino, per la presenza di servizi di qualità e di unità operative specializzate, e di 2 bollini, per la presenza di almeno 3 componenti di sesso femminile all’interno del Comitato Etico, abbiano realizzato anche pubblicazioni scientifiche sulle patologie proprie delle donne.