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Bonifazi: "La Tares è un'imposta ingiusta"

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GROSSETO – "La Tares è stata un'imposta ingiusta". A fine anno è questo il parere del sindaco di Grosseto sulla nuova imposta comunale. "Una tassa ingiusta, che obbliga i Comuni a diventare esattori per conto dello stato, ma che rischia di mettere in ginocchio famiglie e imprese in un momento nel quale invece bisognerebbe aiutarle".

Nella conferenza stampa di presentazione del resoconto finale dell'attività comunale il sindaco Bonifazi ha ribadito la sua contrarietà alla Tares, ricordando tutti quegli interventi voluti dall'amministrazione per venire incontro alle imprese e alle famiglie in difficoltà. "Il ruolo del sindaco è cambiato molto negli anni. Prima era visto come una figura autorevole, oggi è sempre più un capro espiatorio su cui si riversano tutte le lamentele e i problemi dei cittadini. Ma anche questo è il lato positivo di questo mestiere: è la figura politica più vicina ai cittadini ed è proprio in questi momenti di crisi che può dimostrare la sua creatività e il suo coraggio nel risolvere i problemi". Come è stato nel caso di esenzioni e riduzioni previste per chi conferisce rifiuti differenziati nella piattaforma comunale, per le utenze non domestiche, per chi usufruisce del servizio di “raccolta porta a porta”.  Per venire incontro alle attività produttive e alle famiglie colpite dagli aumenti, il Comune ha anche garantito, in accordo con le associazioni di categoria, la possibilità di pagare in quattro rate fino al mese di giugno.

Inoltre l'amministrazione ha aderito alla convenzione con Anci Toscana per predisporre la gara del servizio riscossione tributi con una realtà che andrebbe a sostituire Equitalia al momento della sua scomparsa. Una gara per centinaia di comuni che farà risparmiare in termini di costi e favorirà l'efficienza del servizio. Equitalia è stata già abbandonata dal Comune per la riscossione volontaria dei tributi comunali.

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