MONTE ARGENTARIO - Accessi al mare: che il problema fosse molto sentito dalla popolazione dell’Argentario lo si sapeva da tempo ma un’ulteriore prova la si è avuta sabato scorso quando circa 60 persone hanno partecipato all’assemblea indetta dall’assessorato all’Economia del mare. In primo luogo, moltissimi cittadini che si sono offerti per fare la mappatura delle strade che portano al mare hanno nominato loro coordinatore Massimo Galatolo che cura, in costante contatto con l’assessorato, la pagina Facebook “Accessi al mare” dedicata a questa problematica . “Ma quello che ci ha maggiormente colpito – ha riferito l’assessore al settore, Luigi Scotto – è stato, oltre alla numerosa partecipazione, l’entusiasmo mostrato dalla gente. Ho persino ‘faticato’ a moderare tutti gli interventi di persone che si sono offerte per interventi concreti, segnalazioni e tante altre modalità di azione. Tanti ci hanno lasciato i loro recapiti, (numeri di telefono, email, indirizzi sui social network) per essere poi contattati. Per noi è stata una grande soddisfazione così come siamo rimasti favorevolmente impressionati dal sostegno che ci ha promesso Legambiente”. Gli amministratori - presente anche il consigliere comunale Mario Ballini - si sono impegnati verso i concittadini ed i turisti assicurando che sarà fatto tutto il possibile, nei limiti della legge, per rendere le spiagge agevolmente accessibili e fruibili a tutti, anche mediante il controllo e la repressione di abusi, laddove ne vengano accertati. Interessante è stato inoltre l’accenno alla nuova forma di segnaletica di cui si sta occupando l’assessore al turismo Fabrizio Arenti, che fornisce informazioni sull’accesso mediante l’uso di smartphone. L’operazione è a costo zero per il Comune grazie agli inserzionisti che, in cambio, passano sul telefono qualche secondo di pubblicità. L’assemblea di sabato è terminata con la costituzione di un gruppo di lavoro per redigere l’elenco delle spiagge off limits “Dopodiché – annuncia Scotto – da febbraio l’amministrazione provvederà al monitoraggio completo ed alle conseguenti relazioni. Vogliamo, come mi piace ripetere, ‘aggredire’ il problema e tenere sempre alta l’attenzione. Tutto, però, deve partire dai cittadini e deve rientrare nella cultura dell’accoglienza a cui teniamo moltissimo, quindi interverrà l’amministrazione con gli atti necessari”.