GROSSETO - “La determina del dirigente al Patrimonio che dichiara la conclusione della procedura di vendita relativa alle partecipazioni azionarie del Comune di Grosseto e degli altri soci nella società “Farmacie Riunite S.p.A.” - dice il sindaco Emilio Bonifazi - è un atto tecnico dovuto, in quanto espressamente previsto dagli accordi di covendita stabiliti insieme a Codifarma e al Comune di Scansano. Ribadisco che questo passaggio, seguito all'assenza di offerte di acquisto al momento dell'apertura delle buste, non rappresenta affatto una vittoria per i cittadini ma solo quella di una minoranza che ha semplicemente posto ostacoli di ogni tipo ad una legittima e democratica decisione assunta dal Consiglio comunale. Ostacoli basati su presupposti che, per altro, sono risultati sconfitti tanto nell'esame del Collegio degli esperti a dicembre, quanto in sede di tribunale amministrativo, ma sufficienti certamente a scoraggiare qualunque investitore.
La realtà è che si riparte ora da un confronto serio, anche considerando quell'atto di indirizzo che parte dell'opposizione ha fatto sempre finta di dimenticare e dal ragionamento su una vendita che va condivisa, perché il Comune deve fare il suo lavoro e non il farmacista."
"Anche sfatando alcuni miti, - va avanti il primo cittadino - come quelli che parlano di profitti da 700mila euro. Peccato che quei profitti derivino per circa 460mila euro dalla vendita di un locale da parte di FCR S.p.A., per altri 100mila da un'altra plusvalenza e che quindi, nel calcolare il profitto, la somma non raggiunge 150mila euro, che vanno poi divisi ulterirmente tra i soci. E purtroppo la tendenza degli ultimi anni è sempre stata in discesa e le prospettive non sembrano positive anche considerando che il Comune non ha certo milioni di euro da investire, tanto meno nell'oneroso riacquisto delle quote dei privati. Partendo da questi dati reali e non da frasi a effetto che tengono conto di profitti immaginari, ci si deve confrontare."