GROSSETO – La nuova campagna shock di Cia, Coldiretti e Confagricoltura sta già facendo scalpore in città. Un cartellone pubblicitario di diversi metri è stato affisso vicino al ponte dello stadio.
Raffigurato, c'è un agnello sgozzato che vuole invitare alla difesa degli allevamenti e degli agricoltori che hanno subìto danni alle greggi.
“La Maremma terra e tradizione – si legge sul manifesto – difendiamo gli allevatori, difendiamo le nostre origini.”
Come sfondo, uno squarcio della Maremma, di uno dei suoi paesaggi tipici con le colline e i campi dove c'è appunto un gregge di pecore.
E fin qui tutto bene, se non fosse che l'altra metà del cartellone, raffigura una foto di un agnello sgozzato con su scritto: “Campagna a sostegno della lotta contro i predatori delle greggi.”
Di fatto, il cartellone, ha sconvolto, e non poco, diversi passanti, e la Lav (Lega anti vivisezione) non ha tardato ha dire la sua: “Ipocrita e mistificante”, così Giacomo Bottinelli, responsabile Lav Grosseto, ha definito questa campagna pubblicitaria.
“Gli allevatori – ha proseguito Bottinelli - mostrino in primo luogo lo scempio che essi stessi fanno degli agnelli nel momento in cui li inviano al mattatoio invece di lanciare campagne violente che tra l’altro mistificano la realtà indicando nell’allevamento presunte origini di non si sa bene chi o che cosa.
E’ assolutamente necessario ribadire che i primi a fare strage di animali non sono i predatori, ma chi li usa a fini commerciali e nessuno che sia complice di questo scempio che stermina 700 milioni di creature ogni anno solo in Italia può accusare dei predatori di fare ciò a cui li porta il loro semplice istinto. Il nostro dovere morale è riflettere sul dolore e sulla morte che causiamo agli altri, siano essi umani o meno, e sulla base di questo fare le nostre scelte. Non a caso l’ultimo rapporto Eurispes 2014, uscito proprio nei giorni scorsi, registra ancora un aumento di vegetariani e vegani che si attestano al 7% della popolazione nazionale”.
“In linea con i principi Lav - ha concluso Bottinelli - invitiamo a questo punto con forza tutti a riflettere sulle proprie scelte alimentari e a boicottare ogni prodotto dell’allevamento maremmano e non solo, dalla carne ai formaggi, per salvare davvero gli animali e dire basta a questa voglia di sterminio degli allevatori che non sembra arrestarsi davanti a nulla e che vorrebbe la sola soluzione del fucile contro lupi e cani vaganti”.
Raffigurato, c'è un agnello sgozzato che vuole invitare alla difesa degli allevamenti e degli agricoltori che hanno subìto danni alle greggi.
“La Maremma terra e tradizione – si legge sul manifesto – difendiamo gli allevatori, difendiamo le nostre origini.”
Come sfondo, uno squarcio della Maremma, di uno dei suoi paesaggi tipici con le colline e i campi dove c'è appunto un gregge di pecore.
E fin qui tutto bene, se non fosse che l'altra metà del cartellone, raffigura una foto di un agnello sgozzato con su scritto: “Campagna a sostegno della lotta contro i predatori delle greggi.”
Di fatto, il cartellone, ha sconvolto, e non poco, diversi passanti, e la Lav (Lega anti vivisezione) non ha tardato ha dire la sua: “Ipocrita e mistificante”, così Giacomo Bottinelli, responsabile Lav Grosseto, ha definito questa campagna pubblicitaria.
“Gli allevatori – ha proseguito Bottinelli - mostrino in primo luogo lo scempio che essi stessi fanno degli agnelli nel momento in cui li inviano al mattatoio invece di lanciare campagne violente che tra l’altro mistificano la realtà indicando nell’allevamento presunte origini di non si sa bene chi o che cosa.
E’ assolutamente necessario ribadire che i primi a fare strage di animali non sono i predatori, ma chi li usa a fini commerciali e nessuno che sia complice di questo scempio che stermina 700 milioni di creature ogni anno solo in Italia può accusare dei predatori di fare ciò a cui li porta il loro semplice istinto. Il nostro dovere morale è riflettere sul dolore e sulla morte che causiamo agli altri, siano essi umani o meno, e sulla base di questo fare le nostre scelte. Non a caso l’ultimo rapporto Eurispes 2014, uscito proprio nei giorni scorsi, registra ancora un aumento di vegetariani e vegani che si attestano al 7% della popolazione nazionale”.
“In linea con i principi Lav - ha concluso Bottinelli - invitiamo a questo punto con forza tutti a riflettere sulle proprie scelte alimentari e a boicottare ogni prodotto dell’allevamento maremmano e non solo, dalla carne ai formaggi, per salvare davvero gli animali e dire basta a questa voglia di sterminio degli allevatori che non sembra arrestarsi davanti a nulla e che vorrebbe la sola soluzione del fucile contro lupi e cani vaganti”.