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"Bella la fotografia, bravi gli interpreti", torna il corso di critica cinematografica

A cura del professor Mario Sesti, direttore del festival di Taormina e curatore della sezione documentari del Festival di Roma

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GROSSETO - “Bella la fotografia, bravi gli interpreti!” è il corso di critica cinematografica promosso da Fondazione Grosseto Cultura in collaborazione con Clorofilla film festival, Storie di cinema e Maremma Network che vedrà Mario Sesti – direttore del Premio Monicelli di Fondazione Grosseto Cultura, del festival di Taormina e curatore della sezione documentari del Festival di Roma – approfondire alcuni temi legati all’analisi dei film.
Il corso, presentato con successo lo scorso anno al Teatro Valle Occupato, viene riproposto a Grosseto al Museo di Storia Naturale (strada Corsini 5), in quattro incontri a partire da venerdì 21 marzo, dalle 15.30 alle 19.30, con cadenza settimanale, al costo di 30 euro per tutti gli appuntamenti (20 euro per i soci della Fondazione e gli studenti sotto i 25 anni fino ad esaurimento posti). La seconda edizione è molto attesa dopo il successo dell’anno scorso che vide 70 iscritti partecipare al corso.

Ogni film che si rispetti scrive se stesso su di noi rendendoci un po’ diversi da quello che eravamo prima di entrare in una sala: il critico è colui che trascrive questa traccia residua del film per condividerla con chiunque. Gli incontri vedranno i partecipanti al lavoro per capire come si legge ciò che tutti conosciamo bene (il piacere dei film) e come si racconta in una recensione: il cinema come movimento del corpo (occhi, orecchie, pelle) e della mente che diventa scrittura. Le lezioni saranno forme di allenamento, esercizio e crescita di un’attitudine, quella degli spettatori, che nessuno ha mai avuto bisogno di imparare. Le recensioni saranno lette, analizzate e commentate pubblicamente, le lezioni saranno costituite di proiezioni di sequenze e commento, gli iscritti non avranno bisogno di alcun titolo, condizione anagrafica o scolare per partecipare.
Il termine per le adesioni è fissato entro il 20 marzo. Per informazioni e iscrizioni: promozione@fondazionegrossetocultura.it  Info: 0564-453128, cell. 339-1201079.

Mario Sesti Critico e giornalista cinematografico, autore di film documentari, collabora a   "Film tv", "Ciak", "La Repubblica". E’ tra i curatori del Festival di Roma. E’ Direttore del Festival di Taormina.  Per 13 anni ha lavorato all' "Espresso" come giornalista e cronista cinematografico.  Per 10 anni ha insegnato al Centro Sperimentale, dal 2005 insegna al Dams di Roma Tre. Ha scritto libri e monografie su Nanni Moretti, il Nuovo Cinema Italiano, il cinema poliziesco e su Pietro Germi (Tutto il cinema di Pietro Germi, pubblicato da Baldini e Castoldi, con il quale ha vinto in Italia il premio di “miglior libro di cinema dell’anno” nel 1987). Nel 2006 ha vinto con un altro libro, pubblicato da
Feltrinelli, In quel film c’è un segreto, il premio Diego Fabbri, per il miglior libro di cinema. Suoi film documentari sono stati proiettati al Festival di Cannes, al MoMA di New York, all'Università di Princeton, al Festival di Locarno, al Torinofilmfestival, al Museo Guggenheim di New York oltre a essere stati distribuiti in Dvd negli USA e programmati da Rai Tre, Raisat Cinema, Sky, Mediaset, la Sette: nel 2003 un suo film-inchiesta sul finale perduto di 8 1/2 di Fellini (L'ultima sequenza) è stato selezionato dal Festival di Cannes, proiettato a New York, Seattle, San Paolo, Londra, Monaco, Budapest, San Francisco, Los Angeles e in tutta Italia. Dal 1998 fino al 2000 è stato responsabile del progetto Cinema Forever, per il quale ha curato il restauro di Un maledetto imbroglio, La dolce vita, 8 ½ , Umberto D., I vitelloni , Lo sceicco bianco, Francesco giullare di Dio (fra gli altri). Nel 2005 un suo film documentario su Pasolini  (La voce di Pasolini , realizzato insieme a Matteo Cerami)  è stato scelto dalla collana Real Cinema e distribuito nelle librerie Feltrinelli. E’ stato direttore artistico del Festival Cinema &/è Lavoro di Terni e dal 2004 al 2006, Carlo Verdone, lo ha chiamato a curare le retrospettive del Terra di Siena Film Festival.

 

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