SCARLINO - L’ambientalista follonichese Antonino Vella, nonchè attivista dell’associazione di tutela ambientale “La Duna”, scrive una lettera al sindaco di Scarlino Maurizio Bizzarri per avere delucidazioni sullo stato dell'arte delle operazioni avviate dall'amministrazione dopo l'alluvione passata.
"A circa due mesi dall'evento alluvionale che ha sconvolto il territorio e lasciato profondi segni di devastazione ed ingenti danni alle cose ed ad attività economiche, come cittadino residente al Puntone sono preoccupato (e con me molti altri residenti) della situazione creatasi e delle possibili ripercussioni che dovremo sopportare durante la prossima stagione estiva.
Infatti, oltre agli endemici problemi delle acque stagnanti nel retroporto,(causa di proliferazione di insetti, ratti, rane e bisce) dovuti alla mancanza di canali di sfioro delle acque piovane e di pompe di sollevamento delle stesse, questa estate dovremo sopportare anche un traffico sregolato vista l'impraticabilità della via dei Navigatori, adiacente la sponda sinistra della Fiumara.
Ad oggi, infatti, non abbiamo avuto notizie sulle cause indirette del crollo delle sponde (l'evento alluvionale ha trovato un ambiente favorevole a causa dell'occupazione del suolo da costruzioni abitative ed occupazioni di padule da scarti industriali) nè, tantomeno, delle azioni che verranno intraprese per ovviare ai disagi che si dovranno sopportare la prossima estate.
Certamente, sono certo che fino ad oggi saranno stati organizzati dei tavoli operativi per fare il punto della situazione, programmare le priorità ed avviare gli interventi più urgenti e necessari alla soluzione delle numerose problematiche aperte sul territorio.
Forse sarebbe opportuno informare anche la popolazione su quanto si sta facendo senza lasciare alla fantasia, ai retropensieri e alle illazioni di ognuno, le cause e le soluzioni da proporre.
Durante l'evento alluvionale, oltre ai danni alle strutture che creeranno problemi anche ai posti barca, ai pescatori e al turismo, sappiamo che molte imbarcazioni hanno avuto la sventura di affondare ed altre di essere dannaggiate; sicuramente ci saranno delle responsabilità da appurare che innescheranno probabili contenziosi che si protrarranno oltre il Suo mandato sindacale in scadenza.
Credo di dire una cosa ovvia proponendoLe un incontro con la popolazione residente in modo da chiarire molti aspetti e fugare qualsiasi dubbio sull'impegno dell'Amministrazione Comunale.
Come membro della Consulta del Mare mi sento in diritto di chiederLe ufficialmente l'indizione di un'assemblea durante la quale possiamo essere ragguagliati ( residenti, pescatori, diportisti, operatori economici, titolari di aziende nautiche e quant'altri aventi diritto ) sullo stato dell'arte e sulle prospettive prossime e future.
Vista la prossima fine del mandato amministrativo, sarebbe certamente positivo lasciare alla Consulta del mare ed ai suoi appartenenti un tracciato su cui proseguire l'attività dando un trait-d'union con il prossimo assessore al mare".
