SCARLINO - «Scarlino merita di più: più attenzione, più coraggio, più entusiasmo. Le potenzialità per guardare al futuro con ottimismo non mancano, ma sino ad ora non sono state sfruttate. Dopo dieci anni di immobilismo è l’ora di invertire la rotta».
Sono le prime parole da candidata a sindaco di Scarlino di Monica Faenzi. Una candidatura che scaturisce dal confronto tra le forze civiche e politiche alternative all’amministrazione uscente: “Scarlino insieme” e “La Rinascita di Scarlino” – le due liste civiche che si presentarono alle elezioni del 2009 –, “Caccia, Pesca e Natura”, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Udc. Una sintesi che ha portato all’indicazione della deputata azzurra.
«Amministrare una cittadina è un onere, ma soprattutto un onore e una fortuna perché ti permette di avere un contatto diretto con le esigenze del territorio e toccare con mano i risultati raggiunti. Per queste ragioni – ha spiegato Faenzi - dopo aver meditato alcuni giorni ho deciso di accettare la candidatura che mi è stata proposta dagli amici e dalle amiche delle forze civiche e politiche che mi sosterranno in questa sfida. Oltre all’entusiasmo metto a disposizione la passione e l’esperienza amministrativa maturata alla guida di Castiglione della Pescaia», ha aggiunto Faenzi, prima di lanciare ufficialmente la sfida al vicesindaco uscente Marcello Stella.
«Chi, come il candidato sindaco del centrosinistra, è stato protagonista dell’immobilismo che ha segnato l’ultimo decennio, non può certo rappresentare la discontinuità necessaria per il rilancio di Scarlino. E’ sufficiente rileggere le parole pronunciate da Stella e dal sindaco uscente Bizzarri in occasione della presentazione della candidatura per comprendere che il cambiamento è necessario. Con buona pace di Stella e del suo mentore Bizzarri - “bersaniano della prima ora” nel 2012 e renziano della seconda ora nel 2013 - non basta cambiare un nome per rinnovare e rinnovarsi. Occorrono idee, coraggio, e responsabilità: quelle che garantisce la lista che ho l’onore di capeggiare», conclude Faenzi.