GROSSETO - Davide Buzzetti, Consigliere Comunale PD (membro 4^ Commissione Urbanistica), interviene sulla questione delle novità sul piano urbanistico: "E' questo il momento di dare risposte ai cittadini con scelte che incidano e che si trasformino in azioni concrete e velocemente applicabili, così da adeguare per quanto possibile i tempi molto spesso pachidermici degli apparati e di chi ha in carico la responsabilità di scelta ed amministrativa, con la rapidità richiesta dall'economia e dalla collettività .
Così facendo, anche il ns. Comune deve attivare una serie di azioni concrete che permettano di ridare ossigeno all’economica grossetana, basata come sappiamo in gran parte sull’edilizia.
E’ il Regolamento Urbanistico comunale vigente arrivato alla sua naturale conclusione, dopo anni di attesa, anticipato in parte dal Piano Strutturale, a consegnare al sindaco Bonifazi strumenti più adatti e conformi alle norme di Legge in vigore in materia di pianificazione, tramite le opportune modifiche ad alcuni articoli delle Norme Tecniche di Attuazione dello stesso R.U., potremmo infatti affrontare e risolvere in tempi rapidi tre questioni minori che permetterebbero di dare un piccolo segnale di ossigeno alla nostra economia:
RTA E SOTTOTETTI: grazie allo strumento delle Varianti, che interesseranno comunque nei prossimi mesi il R.U., si lancia la sfida passando per esempio dalla revisione dell’ Art. 96 delle Norme Tecniche di Attuazione, che già tratta l’argomento della modifica della destinazione d’uso delle RTA e delle CAV nelle aree urbane e nel territorio aperto, prevedendo un aumento delle attuali percentuali di Superficie Utile Lorda da monetizzare a favore del Comune, supponendo un limite più alto dell'attuale fino ad esempio ad un 30%.
ORTI PERIURBANI: ma anche una revisione dell’Articolo n. 142 delle N.T.A., ovvero la norma comunale riguardante le aree destinate a coltivazione orticola per l’autoconsumo, prevedendo un’ampliamento delle zone attualmente interessate, comprendendo per esempio quelle subito a ridosso delle piccole frazioni, così da creare vere e proprie fasce di orti peri-urbani; combattendo inoltre e con forza l’idea di altri Enti Pubblici preposti di attuare con il R.U. e le sue N.T.A. dimensionamenti eccessivi degli orti, che configurano evidentemente l’esistente di aziende agricole che abbisognano sicuramente di annessi agricoli molto più importanti rispetto al piccolo annesso che il singolo pensionato realizza con sacrificio per rimettere gli attrezzi per la coltivazione dell’orto. Ampliare inoltre le zone poste attualmente all’interno del R.U. vigente, dove è possibile realizzare orti sociali, come già normato dall’Art. n. 92 delle N.T.A., proponendo ed incentivando l’assegnazione e l’utilizzo, di porzioni di terreno comunale a favore di coop. sociali, associazionismo e/o volontariato, avvicinando così la ns. Città alle grandi realtà europee, dove questa pratica é oramai da anni realtà , con risvolti più che positivi, sotto il profilo sociale, di aggregazione delle comunità locali, un esempio è quanto fatto negli anni ’90 nelle periferie parigine.
ecosostenibilità : considerato che le costruzioni in bioedilizia e quelle realizzate con tecniche e materiali ecosostenibili rappresentano un forte elemento di sviluppo e ammodernamento del patrimonio edilizio già realtà in moltissimi comuni d'Italia e del mondo potremmo aumentare di almeno il 30% gli incentivi previsti nelle tabelle di premialità dell'Art.18 del ns. R.U., ciò darebbe stimolo alle aziende del territorio, alla qualificazione nella direzione delle tecnologie ecosostenibili che rappresenterebbe un investimento anche nella capacità competitiva del nostro comprensorio nel suo complesso.
Inoltre si potrebbe prevedere la possibilità per gli orti di autoconsumo, di edificazione di nuovi piccoli annessi agricoli costruiti con tecniche di bioedilizia e incentivando pratiche di riciclo dei materiali naturali, recupero delle acque piovane per uso domestico, ovvero irrigazione dell’orto o di parte di esso, con premi e/o sconti sulle tariffe degli oneri concessori comunali da pagare in caso di edificazione di annessi con pratiche eco-sostenibili, stessi incentivi potrebbero essere previsti per i condomini che adottassero tali o altri accorgimenti, come ad esempio compostiere condominiali, che ridurrebbero lo spreco di risorse e la produzione di rifiuti.
Così facendo il nostro sindaco, si farebbe senza alcun dubbio, portatore di azioni concrete che vanno ad incidere sul mercato degli immobili, dando ossigeno alle micro imprese che operano nel campo delle ristrutturazioni, ai liberi professionisti che si occupano di catasto ed edilizia, arrrivando fino al pensionato appassionato di orticoltura".