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Romina Sani: "Necessario un fronte unito contro la geotermia"

"Il nostro rifiuto è figlio dell'amore per la nostra terra"

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CINIGIANO - Romina Sani, candidato sindaco di Cinigiano, interviene sulla questione legata alla geotermia: "Non abbiamo molto tempo e non ne possiamo perdere. La discussione sulle indagini geotermiche è stata utile. Ha dimostrato che movimenti e istituzioni insieme alle imprese, ognuno nei propri ruoli e con i propri strumenti, costituiscono un baluardo contro chi vorrebbe danneggiare la nostra terra.

Il nostro è un no alla geotermia che unisce ed ha la forza di tutte le componenti della comunità. Siamo mobilitati e presidiamo Cinigiano perché amiamo la nostra terra.

C'è chi, invece, vuole costruire il dissenso per conquistarsi un ruolo. Per fare questo è disposto a smentire se stesso e falsare le opinioni degli altri. E' un modo cinico di concepire la politica non come strumento per il raggiungimento del benessere comune, ma come mera opportunità di occupare il potere.

I fatti sono chiari. Il signor Giovanni Barbagli,candidato a sindaco per la lista Agente Comune, quando era presidente dell'Agenzia Regionale di Sanità, confermò nell’audizione del 4 aprile 2011 di fronte alle commissioni imprenditoria e turismo, sanità e ambiente della Regione Toscana riunite in seduta congiunta, che per gli studi realizzati, il progetto di ricerca epidemiologica sulle popolazioni residenti nell’interobacino geotermico toscano presentava un quadro rassicurante perché simile a quello dei comuni limitrofi non geotermici e a quello regionale. Per Giovanni Barbagli, nel ruolo di presidente ARS, la geotermia non è pericolosa per la salute, mentre nel ruolo di candidato sindaco costituisce un grave rischio.

Incoerente?

Non solo. Sui quotidiani, Barbagli richiede l'uso di strumenti amministrativi eccezionali, ordinanza del sindaco come autorità sanitaria locale, quando è a conoscenza che tali strumenti si adottano solo quando il pericolo è in atto e non come ipotesi preventiva. Di fatto se ilcomune adottasse tali mezzi ammetterebbe ufficialmente che il proprio territorio presenta “oggi” gravi problemi di ordine sanitario. Sarebbe un danno per tutti, soprattutto per le imprese agricole e vitivinicole, senza alcun motivo reale.

Incosciente?

Non abbiamo molto tempo per le chiacchiere, perché le emergenze, quelle vere, sono la crisi economica e il lavoro. Le imprese non hanno bisogno di ulteriori difficoltà, ma di un Comune che pensi a recuperare risorse per il sostegno alle attività, un Comune che non faccia provvedimenti che spaventano i consumatori e i turisti, un Comune che sappia trattare con le altre istituzioni – Stato, Regione, Unione Europea- tutti i finanziamenti disponibili per la crescita e lo sviluppo."

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