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Costi rifiuti: il comunicato dei sindaci dell'area di raccolta “Grosseto sud”

"Costituire un osservatorio unico"

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MANCIANO - Durante l’ultima riunione svolta presso la sala consiliare del comune di Manciano, i sindaci dei comuni appartenenti all'Area omogenea di raccolta Grosseto Sud comprendente Sorano, Pitigliano, Manciano, Magliano in Toscana, Orbetello, Capalbio, Monte Argentario e Isola del Giglio, hanno valutato attentamente la situazione generale dei servizi e dei costi per l'anno 2014, all'indomani dell'ingresso del gestore unico, la società SEI Toscana scarl, e delle criticità determinate da una abnorme e distorta quantificazione economica del servizio, congiunta ad un evidente e diffuso peggioramento del servizio stesso.

La prima decisione assunta è stata quella di costituire un osservatorio unico tra gli otto comuni dell’area, affidando agli assessori e ai tecnici comunali competenti il compito di esaminare con cura ogni proposta formulata da Ato Toscana Sud in merito alla definizione della tariffa e di monitorare l'efficienza del servizio erogato dal gestore unico.
Con un documento congiunto inviato alla stessa autorità di ambito, sono state messe in luce e denunciate le varie contraddizioni per cui, ad oggi, la gestione su area vasta del servizio integrato di gestione dei rifiuti non ha portato alle attese economie di scala, creando di contro notevoli diseconomie con l'aggravante di un peggioramento del servizio.
Si ritengono poi intollerabili alcune voci di costo introdotte in tariffa a danno dei cittadini quali l’accantonamento morosità e rischio terzi gestori impianti, in considerazione del fatto che i comuni - e, quindi, i cittadini stessi - si fanno già carico dei costi di riscossione e accertamento del tributo, nonché della copertura dei residui derivanti dai tributi non riscossi.
Tale rilevazione ha portato alla richiesta formale di revoca in autotutela della delibera 22 del 19/12/2013, con cui l'assemblea di ambito ha fissato il corrispettivo provvisorio da versare per l’anno 2014.
Inoltre, stante l'assoluta invarianza dei servizi erogati rispetto a quella dei precedenti gestori, si è rivendicato che l'importo del piano economico finanziario 2014 non superi quello del 2013, fatti salvi gli adeguamenti di legge.
I sindaci vogliono che sia noto a tutti i cittadini che l'attesa gestione integrata interprovinciale dei rifiuti è partita sotto il peggiore dei segni, senza alcun miglioramento del servizio, con l'irricevibile proposta di aumento dei costi e senza alcun riferimento ad una programmazione della raccolta differenziata domiciliare, peraltro richiesta da questi comuni con nota ufficiale del luglio 2013, alla quale l'autorità d'ambito e il gestore unico non hanno mai dato risposta né informale, né tantomeno ufficiale.

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