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"In Toscana sanità sfogliata come un carciofo"

Intersindacale medica sul piede di guerra contro la Regione; Mugnai: "Dagli operatori gli stessi rilievi che noi muoviamo da tempo"

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FIRENZE - "Blocco del turn over, delle indennità e del rinnovo dei primariati a fronte del surplus di governance e burocrazie, tagli dei servizi e fallimento del modello di riorganizzazione ospedaliera per intensità di cura, il tutto senza tempi certi né strategie di gestione che mirino alla soluzione dei problemi: l’analisi sulla sanità toscana formulata dall’intersindacale medica combacia alla perfezione con la nostra. E’ il segno che noi siamo titolari di una capacità d’ascolto che la giunta regionale, concentrata sulla volontà di mantenere il controllo del consenso politico, è ben lontana dal possedere". A muovere l’attacco è il Vicepresidente della Commissione sanità Stefano Mugnai (FI) che si schiera a sostegno delle posizioni espresse nella giornata di ieri dall’Intersindacale medica la quale paventa il possibile stato di agitazione, con le prevedibili nefaste conseguenze sul servizio sanitario regionale.
"Le rivendicazioni dei sanitari – afferma Mugnai – sono del tutto legittime e testimoniano di quell’impoverimento progressivo e strisciante dei servizi sanitari che si è perpetrato negli ultimi dieci anni almeno, a scapito sia degli operatori che giustamente protestano, sia dei cittadini che quotidianamente cozzano contro un servizio capace di risposte di assistenza e cura sempre più deboli e risicate. Il tutto – sottolinea il Vicepresidente della Commissione sanità – senza toccare gli apparati, oggetto di una perenne politica degli annunci che a nulla porta nel concreto, come nel caso dell’accorpamento degli Estav da 3 a 1 o dell’abolizione delle Società della Salute".
"In questo modo – prosegue Mugnai – oltre a gettare l’intero sistema in una crescente incertezza, per controllare i conti sanitari si ricorre alla politica del carciofo, sfogliando un servizio dopo l’altro, lasciando che i primariati vadano a esaurimento e negando, in buona sostanza, a ciascuno degli attori del settore una porzione del proprio diritto: tanto a chi opera, quanto a chi fruisce, innalzando ogni volta di un poco l’asticella della tollerabilità. Si tratta di una condotta ormai inaccettabile, destinata a far implodere il sistema sanitario toscano sotto al suo stesso peso e su cui è necessaria l’immediata e coraggiosa inversione di rotta che indichiamo da anni e che il centrosinistra davvero non pare in grado né in condizioni di poter garantire".
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