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Eurovinil: prosegue il presidio dei lavoratori in attesa di proposte concrete

Giovedì 3 aprile un nuovo incontro con i sindacati

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GROSSETO - Gli ultimi aggiornamenti della situazione di Eurovinil, dopo l'incontro svolto nel tardo pomeriggio tra dipendenti e sindacati, rimandano ogni verdetto alla mattinata di giovedì 3 aprile: i lavoratori, riuniti di fronte al cancello della sede, hanno ascoltato le proposte dei segretari Cgil e Filctem Claudio Renzetti e Furio Santini. Elena Olivi, rappresentante Rsu Cgil, descrive la "proposta indecente" (per citare il commento dei lavoratori) dei vertici aziendali: "La proposta del giorno si è rivelata una vera e propria assurdità: l'offerta dei dirigenti consiste in un reintegro momentaneo dei lavoratori, che tornerebbero tutti a lavoro ma per il solo mese di aprile. Con l'arrivo del mese di maggio, e con tutti i lavori ultimati, la procedura di licenziamenti si materializzerebbe in maniera definitiva. Un "contentino" inaccettabile, che non può essere neanche preso in considerazione".

La proposta di Renzetti, dopo le parole importanti di Santini che si è dichiarato pronto a dare battaglia, è stata accolta con entusiasmo dai dipendenti: "Domani mattina, intorno alle ore 8:00, i dipendenti devono compilare un foglio con proposte concrete. Dobbiamo continuare a tenere alta la tensione, mantenendo la calma ma dimostrando di saper replicare a qualsiasi contromossa. I dipendenti devono tornare a lavoro solo se il piano industriale prevede il reintegro totale del personale, allontanando lo spettro dei licenziamenti. Attendiamo una controproposta seria."

Intorno alle 19:30, con i lavoratori ancora in riunione davanti alla sede, si sono presentati i rappresentanti dell'azienda Tommaso Canapa e Paolo Ruggiero: i dirigenti si sono riuniti all'interno della struttura aziendale, dopo l'accoglienza fredda ed allo stesso tempo molto educata dei dipendenti. Il personale intanto, dopo aver iniziato una civilissima protesta che consiste nel presidiare l'accesso alla sede 24 ore su 24, dormiranno anche questa notte nel tendone allestito all'esterno. Una forma di protesta civile, che denota una grande compattezza ed un obiettivo comune: salvare i dipendenti di un'azienda storica.

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