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Lavori al Tombolo, interviene la Lipu: "Gli interventi non vanno fatti quando gli uccelli nidificano"

"Più attenzione nelle aree protette"

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CASTIGLIONE DELLA PESCAIA - "Ci troviamo sull’arenile antistante la pineta del Tombolo, area protetta che si estende da Castiglione della Pescaia a Marina di Grosseto, classificata come SIC (Sito Importanza Comunitaria), SIR (Sito Importanza Regionale) e ZPS (Zona Protezione Speciale) e contraddistinta dal Codice IT51A0012 nell’ambito della Rete Europea Natura 2000.
Purtroppo in questa bellissima zona è stato effettuato un intervento di pulizia meccanica degli arenili, che ha coinvolto tutti i 4 km della zona protetta, distruggendo ogni forma di vita, dalla battigia fino alle dune. Questa azione è stata effettuata senza valutazione di impatto ambientale. I lavori sono stati altamente impattanti, in quanto il giorno 17 aprile i mezzi meccanici hanno provocato la totale asportazione del materiale spiaggiato e una consistente movimentazione di sabbia.
Nel sito ZPS le operazioni hanno tra l’altro danneggiato la nidificazione di alcune coppie di Fratino (Charadrius alexandrinus), la cui presenza era stata segnalata alle autorità locali preposte alla tutela di questo uccello raro e in estinzione, classificato tra le specie “in pericolo” della Lista Rossa degli uccelli nidificanti in Italia.
In questo ambito, per assicurare una maggiore tutela dei nidi del Fratino, che vengono allestiti direttamente sul terreno sabbioso, sono già state approntate delle speciali recinzioni da parte della Provincia di Grosseto.
Si chiede pertanto un tempestivo intervento da parte delle autorità preposte -soprattutto quella comunale- affinché non avvengano ulteriori operazioni con mezzi meccanici in questo arenile, tali da compromettere irreversibilmente  l’habitat naturale e protetto, nonché la fauna (comprese le comunità di invertebrati ed i loro ripari naturali) e la flora pioniera del litorale.
Si richiede inoltre, e si sensibilizza l’opinione pubblica, sul rispetto di tutte le normative vigenti per tutelare i siti di importanza comunitaria e regionale, che dovrebbe prevedere il miglioramento della qualità dell’ambiente naturale, la conservazione degli habitat, della flora e della fauna selvatica.
Ciò non solo per un obiettivo di primario interesse perseguito dall’Unione Europea, ma anche per mantenere un ambiente il più possibile intatto e godibile da tutti i cittadini, comprese le future generazioni, da valorizzare in maniera compatibile anche nei confronti di un turismo consapevole e rispettoso".

 

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