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Accertamenti ARPAT sui Fossi Gora e Petraia nel comune di Follonica

I risultati delle analisi dell'associazione

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FOLLONICA - La foce del fosso Petraia, che nasce a Nord di Follonica dal Poggio Petraiola, e che, dopo aver percorso poco più di 7 km ed aver attraversato la parte sud della città di Follonica, sfocia in mare, dopo la confluenza con la Gora delle Ferriere,  è interessata da un divieto permanente di balneazione per motivi igienico-sanitari.

Le aree di balneazione potenzialmente interessate dalla foce del Fosso SUD EST GORA e  NORD OVEST GORA), sono sistematicamente sottoposte a controllo della qualità delle acque di balneazione nel periodo aprile-settembre, unitamente alla foce del fosso.

Nei primi mesi della stagione 2014 di campionamento delle acque di balneazione è stato rilevato il 9 di giugno un supetamento dei limiti di legge per l'area di balneazione SUD EST GORA con conseguente divieto temporaneo di balneazione.

Il punto di campionamento della foce del Fosso Gora (Divieto di balneazione GORA FERRIERE), invece, per tutti i campionamenti effettuati è risultato superiore ai limiti di legge.

In relazione persistente inquinamento batterico della zona di foce del suddetto fosso, in data 23/06/2014 è stata eseguita un’indagine lungo il corso del fosso, con misurazioni in campo dei parametri chimico- fisici e campionamenti delle acque per prove batteriologiche con lo scopo di individuare lo stato di contaminazione.

Il primo sopralluogo è stato effettuato alla presenza di tecnici del Comune di Follonica, che hanno indicato i punti di immissione nel Fosso Gora degli scaricatori di piena della rete fognaria. A tal fine è utile osservare la mappa. Il sopralluogo ed i campionamenti sono stati effettuati lungo un tratto di fosso di circa 700 metri partendo dalla foce.

Successivamente, in data 30/06/2014 l’ispezione è proseguita percorrendo verso monte i due fossi. I punti nei quali sono stati effettuati i campionamenti sono indicati nella cartina sotto le lettere da G1 a G8.

Lungo l’alveo dei due corsi d’acqua e presso i punti di campionamento non risultavano scarichi visibili, con l’unica eccezione della conduttura adibita al drenaggio delle acque meteoriche osservata nel Petraia presso il ponte di via Roma (P1).

Sono presenti alcuni scaricatori di piena della pubblica fognatura nel tratto terminale prima della foce e presso la zona industriale (Vedi fig. 1), questi, di regola, si attivano solo durante le piogge.

La portata significativa dello scarico del punto 1, rilevata in assenza di eventi piovosi significativi nel giorno precedente, depone per la presenza di ingressi anomali di acque domestiche o fognarie nel reticolo di renaggio delle acque meteoriche.

Nella seguente tabella sono riepilogati di dati analitici relativi ai campioni di acqua prelevati.

In conclusione, il Dipartimento ARPAT di Grosseto ha comunicato al Sindaco del Comune di Follonica, alla Soc. Acquedotto del Fiora ed al Dipartimento di Prevenzione ASL n.9 i risultati di questi accertamenti evidenziando come i due principali corsi d’acqua che attraversano Follonica, fosso Petraia e Gora delle Ferriere, che recapitano nello stesso punto lungo la fascia costiera, presentano un elevato livello di contaminazione fecale.

La contaminazione è già presente all’altezza della ex ss Aurelia; i due fossi, nel loro percorso verso il mare, ricevono apporti significativi di acque inquinate da reflui domestici e/o fognari.

A questo proposito è utile segnalare lo scarico presso il ponte di via Roma, veicolato da una tubazione adibita al drenaggio delle acque meteoriche.

Le elevate densità di batteri fecali rilevate - in assenza di pioggia - indicano la presenza diffusa sul territorio cittadino - fino alla sua periferia - di scarichi con contenuto fecale non adeguatamente collettati nella pubblica fognatura.

La presenza di tale inquinamento giustifica i frequenti superamenti degli standard di qualità delle acque di balneazione registrati anche ai margini della zona di foce. Zona quest’ultima permanentemente interdetta all’uso balneare per motivi igienico-sanitari.

Nella prospettiva di risanamento della zona di foce con rimozione del divieto permanente di balneazione è necessaria, ad opera dell’Amministrazione comunale, una capillare opera di identificazione e rimozione degli scarichi anomali che si immettono nelle reti adibite al drenaggio delle acque meteoriche e che hanno come recapito finale i due corsi d’acqua presi in esame.

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