GROSSETO - “A Grosseto sulla Cultura investiamo e progettiamo molto. Appare quindi discutibile confrontare i dati di province come Firenze e Arezzo per affermare che a Grosseto non sappiamo valorizzare il nostro grande patrimonio culturale. Solo considerando gli ultimi anni, e limitandomi all'azione comunale, abbiamo riconsegnato ai cittadini la furibilità del Cassero (mostre, cinema all'aperto, “Città visibile”, concerti), riaperto un Museo di Storia Naturale, riqualificato l'Acquario comunale, riaperto il Bastione Maiano e le Casette cinquecentesche, portato insieme alla Provincia il Wifi in tutto il centro storico con cartellonistica QR, pubblicato ricerche e guide storiche e turistiche di alto valore scientifico e grande fruibilità. Solo nell'ultima settimana abbiamo inaugurato i nuovi locali interni del Museo archeologico con l'aiuto dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze, inaugurato la mostra “I Romani di Alberese” seguita a tre anni di lavoro di scavo e inaugurato con la soprintendenza parte delle Mura etrusche di Roselle, messe in sicurezza, sempre più percorribili e illuinate. Non mi risulta che tanti privati stiano facendo la fila per aiutare questo percorso. E tutto questo solo per fare qualche esempio più significativo. Le domande che mi pongo io sono invece: cosa hanno fatto alcuni soggetti che oggi criticano? A parte alcune lodevoli eccezioni, si può affermare che il sistema imprese del nostro territorio investe in cultura accanto al pubblico quanto in tante altre città italiane tra quelle citate? E cosa di preciso viene chiesto da Rete Imprese agli enti locali di tutta la Provincia?”.