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Carenze personale Ata, a rischio l’avvio dell’anno scolastico

Redazione
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Grosseto: Il personale non docente non sarebbe sufficiente in tutte le scuole interessate. Giurlani: “Ci battiamo per tenere aperti gli istituti di montagna, non possiamo permetterci anche questo nuovo problema”

L’anno scolastico è appena finito e già si guarda al prossimo con non poche preoccupazioni. È la carenza di personale Ata, ovvero amministrativo, tecnico e ausiliario, a destare forti preoccupazioni per la messa in funzione di diverse scuole toscane. Questo personale non docente, bidelli e segreterie di scuole primarie, secondarie e di alcuni istituti superiori,  potrebbe non essere sufficiente e mettere a rischio il regolare funzionamento dell’anno scolastico 2013-2014, soprattutto nelle realtà più piccole. “Abbiamo fatto una lunga e dura battaglia per mantenere al massimo il livello delle scuole nei territori montani e adesso rischiamo di non riuscire a garantire gli stessi servizi a causa della carenza di personale Ata – commenta preoccupato Oreste Giurlani, presidente di Uncem Toscana, l’Unione dei comuni e degli enti montani -. Le notizie che ci giungono in questi giorni ci rappresentano forti rischi in tal senso. Dovremo attivarci con le rappresentanze sindacali per monitorare l’evolversi della situazione e agire per tempo”. La questione, del resto, non è nuova, anzi va avanti da tempo e nasce da una politica di tagli pesanti. Complessivamente l’organico attualmente assegnato è inferiore a quello con il quale le scuole hanno funzionato in questo anno scolastico e la situazione è aggravata dalla riduzione degli appalti di pulizia prevista nel decreto “del fare”. “In Toscana il prossimo anno scolastico inizierà l’11 settembre – sottolinea Giurlani in conclusione -. C’è da chiedersi se gli uffici siano in grado di garantire il regolare avvio delle attività didattiche. Spero proprio che i nostri timori possano essere fugati il prima possibile”.

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