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Iincontro tra Prefetti e Presidenti delle Provincie Toscane

Redazione
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Grosseto: Un incontro per fare il punto sulla difficile situazione delle amministrazioni provincali toscane che non riescono a tutelare, per i tagli alla spesa pubblica, i servizi essenziali al cittadino, come scuola, viabilità, difesa del suolo. Questo il tema della riunione che si è svolta ieri a Palazzo Medici Riccardi, a cui hanno partecipato i prefetti e i presidenti della dieci province della Toscana. Una modalità di confronto del tutto nuova tra gli amministratori degli stessi territori, in un momento delicato del percorso di riforma delle province. I presidenti hanno posto l’accento sulla drastica riduzione delle risorse finanziarie, dovuta al patto di stabilità e ai minori trasferimenti statali e regionali, che li costringe a operare enormi tagli in settori essenziali per i cittadini. Penalizzate soprattutto la manutenzione delle strade e degli edifici scolastici, la messa in sicurezza del territorio dalle calamità naturali e a rischio gli interventi di ripristino idraulico e idrogeologico. Le province toscane gestiscono circa 10mila km di strade, 72mila km di canali idrici e corsi d’acqua, 337 scuole frequentate da 153 mila studenti. Una mole di servizi che nel 2013 ha ricevuto un ulteriore diminuzione di 257 milioni di euro, solo parzialmente attenuata dal decreto sblocca-debiti dello scorso maggio. Sul punto ai prefetti è stato consegnato un dossier sull’andamento delle entrate e delle spese degli ultimi cinque anni, che illustra con dati e numeri la grande difficoltà nello svolgimento delle proprie funzioni. Una delle principali preoccupazioni dei presidenti è che la minor capacità di spesa pubblica si traduca in un impoverimento delle comunità locali con aumento delle situazioni di disagio e possibili ripercussioni sulla coesione sociale. Le province, come ha sottolineato Andrea Pieroni (presidente dell’UPI Toscana che è stata promotrice dell’incontro di oggi), non vogliono sottrarsi al processo di riforma che le riguarda, ma chiedono che venga inserito in un contesto più ampio e articolato sulla riorganizzazione complessiva dello Stato. Il prefetto Luigi Varratta, anche a nome dei colleghi, ha assicurato che si farà interprete al Ministero dell’Interno e al Governo del grido d’allarme portato oggi dalle province.

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