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"Caro Matteo, questi sono i problemi delle forze dell'ordine...": un grossetano scrive a Renzi

La lettera pubblicata su un giornale on line del gruppo "Espresso"

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GROSSETO - Da Grosseto a Palazzo Chigi: uffingtonpost.it, portale che collabora con il gruppo "Espresso", ha pubblicato la lettera che il poliziotto grossetano Stefano Fabbrini ha inviato al Premier Matteo Renzi.

"Caro Matteo,

sono un poliziotto di Grosseto che simpatizza per il Pd. Abbiamo più o meno la stessa età e mi permetto di darti del tu. Sono anche il segretario provinciale del sindacato autonomo Sap, che qui in Maremma è la prima organizzazione sindacale per numero di iscritti. Le mie simpatie per la sinistra democratica e la mia vicinanza al partito che fu di Berlinguer non mi hanno mai creato problemi in un sindacato che, a torto, viene ritenuto di "destra", quando al suo interno ci sono invece varie sensibilità politiche, tutte ugualmente rispettate perché noi siamo "autonomi" per davvero.

Vengo al motivo di questa mia lettera. Sono un assistente capo, ho 25 anni di servizio e amo moltissimo la mia professione e la mia città. Ho sempre svolto incarichi operativi e non mi sono mai risparmiato sul lavoro, tanto da aver subito un infarto durante un servizio di scorta. La Polizia di Stato e le Forze dell'Ordine da anni hanno problemi enormi e lo vedo anche qui a Grosseto: colleghi sempre più anziani, i migliori investigatori che sono andati in pensione senza adeguato ricambio, volanti che hanno una media di 250.000 chilometri.

Quando mi confronto con carabinieri e finanzieri, i problemi sono gli stessi. Anche quelli economici, perché gli stipendi sono fermi da 4 anni, gli straordinari sono stati tagliati e molte indennità operative vengono pagate in ritardo. Ho molti amici in polizia e anche fuori che guardano al Pd o sono iscritti al partito. Aspettiamo con ansia il confronto di Palazzo Chigi coi sindacati del comparto sicurezza dopo le polemiche delle ultime settimane. Lo sblocco stipendiale è importante, direi fondamentale. Posso garantirti che, se non avessi una casa di proprietà, farei fatica ad andare avanti e a far sopravvivere la mia famiglia con 1.500 euro al mese. Ma non c'è solo l'aspetto economico.

Da te, Matteo, m'aspetto il coraggio che hai dimostrato in molte tue scelte politiche. Riformiamolo davvero l'apparato della sicurezza italiano. Abbiamo 5 forze dell'ordine, le polizie provinciali, quelle locali, i vigili del fuoco e la guardia costiera. Quando sono in servizio con poliziotti e carabinieri, non mi sento diverso da loro e loro non si sentono diversi da me. Rischiamo allo stesso modo, abbiamo gli stessi stipendi, serviamo lo Stato nel modo migliore che possiamo.

A Roma, invece, ci sono tanti dirigenti e "capoccioni" che guadagnano in un mese quello che io percepisco in 3 anni, uffici e dipartimenti che fanno le stesse cose, gente che scalda sedie inutilmente senza rischiare la vita. Non deludermi, Matteo. Non deludere i poliziotti che come me guardano al Pd. Non deludere chi ti ha votato alle ultime elezioni europee nella convinzione che con te l'Italia poteva - e può ancora - cambiare verso. Grazie. Con stima."

Stefano Fabbrini

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