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Orbetello: le precisazioni di Monica Paffetti in merito alla Casa della Salute

"Idee poco chiare su questo argomento"

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ORBETELLO - "Dai quesiti espressi dal sindaco di Capalbio a mezzo stampa si evince che le sue idee siano poco chiare in merito al percorso in atto per l’istituzione della Casa della Salute, un concetto che è chiaramente arduo da comprendere per chi i patti territoriali non li ha sottoscritti e seguiti.

La Casa della Salute è una forma complessa di medicina territoriale che vede la collaborazione tra i medici di medicina generale, una continuità assistenziali, presenza di specialisti, servizi territoriali del SERT, psichiatria, servizi sociali e infermieristici.
Questa struttura è prevista nei patti territoriali all’interno del presidio ospedaliero di Pitigliano e all’interno del presidio di riabilitazione di Manciano. Per quanto riguarda l’ospedale di Orbetello è prevista invece solo la presenza degli ambulatori dei medici di medicina generale, in maniera provvisoria tra l’altro, come si legge nei patti all’inciso “(…) fermi restando i posti letto dedicati al ricovero ospedaliero definiti in questo documento (…)”. Questa sarà una soluzione in atto fino alla costruzione della nuova struttura all’interno dell’area della Madonnella, definita precedentemente “Cittadella della salute” (RU Comune Orbetello).
Dal 27 luglio 2013, giorno nel quale coscienziosamente sono stati firmati i patti territoriali da parte dei sette sindaci della zona sud, abbiamo lavorato tutti insieme e duramente, con i continui solleciti da parte di noi sindaci nei confronti della direzione generale dell’ASL affinché i patti fossero rispettati e attuati, solleciti che sono avvenuti anche tramite conferenza zonali lunghe e animate.
L’ufficio tecnico del comune di Orbetello ha lavorato insieme all’omologo ufficio dell’ASL e con l’ufficio patrimonio dell’INAIL per raggiungere l’accordo tra ASL e INAIL firmato il 30 settembre di quest’anno: accordo che prevede la realizzazione, da parte di quest’ultima, di una struttura di 2500 mq, per una valore di circa tre milioni di euro nell’ottica della riqualificazione del proprio patrimonio, struttura che andrà ad aggiungersi all’ospedale.
Mi spiace che anche durante la sua assenza, dovuta a problemi interni alla sua maggioranza, i lavori siano andati avanti, ma continueranno ad andare avanti, come è giusto che sia, nonostante il suo atteggiamento critico e poco propositivo.
Resto e sono sempre a disposizione per qualsiasi chiarimento nelle sedi opportune, sia come presidente della conferenza zonale sia come sindaco di questo comune e gli uffici tecnici sono a loro volta a disposizione per rendere gli atti consultabili e lo sono per tutti i cittadini.
Vorrei chiarire che questa amministrazione ha sempre lavorato per tutelare il PO San Giovanni di Dio, ospedale dove siamo nati, dove abbiamo fatto nascere i nostri figli.
Abbiamo difeso a spada tratta il punto nascita e la pediatria, abbiamo difeso l’ospedale anche nei momenti di grave attacco mediatico, quando il ministro della sanità denigrava pubblicamente questa struttura e ne minacciava la chiusura.  Abbiamo dichiarato in quella occasione che l’ospedale di Orbetello è una struttura valida proprio perché al suo interno ci sono valide professionalità mediche, infermieristiche e amministrative. Continueremo a difenderlo e per farlo dobbiamo aumentare ancor di più le sue potenzialità, creando per l’ospedale un ruolo centrale di polo sanitario dell’intera zona sud, integrandolo con il territorio.
Con i patti territoriali, anche con lo stimolo dei cittadini, abbiamo spinto per avere medici ortopedici e per avere un nuovo chirurgo che sia all’altezza del dott. Rivela.  A breve avremo una nuova apparecchiatura per la mammografia e ci auguriamo anche un nuovo ecografo per il pronto soccorso.
Carta canta, dice l’adagio, e i patti territoriali sono atti sottoscritti dai sindaci insieme all’assessore regionale alla sanità e alla ASL.
La sanità è un argomento spinoso, difficile, le liste di attesa per le visite specialistiche e gli esami diagnostici sono lunghe, gli episodi di malasanità spuntano come funghi, eppure quella Toscana continua a essere una delle migliori.
Considerati i continui tagli che il Governo opera sulle risorse regionali dobbiamo porci delle domande: i nostri figli avranno garantita la sanità pubblica?
Sono sempre di più i cittadini che si rivolgono a strutture private, ormai sempre più competitive per i costi rispetto all’offerta pubblica. Ma ci sono casi più estremi, ovvero quelli di persone che decidono di non curarsi perché non possono permetterselo.
La politica deve rispondere alla domanda e chiedersi anche come superare la situazione appena esposta. I sindaci devono lavorare insieme per l’obiettivo importantissimo della tutela dei cittadini; le dispute, le carte, i litigi e i personalismi non interessano ai cittadini.
Gli attacchi sui social media e sulla stampa non appartengono al mio modo di lavorare.
Pertanto, sindaco, la invito a portare proposte concrete alla conferenza zonale, proposte che saranno valutate insieme agli altri sindaci e che se vuole potremo inserire nei patti territoriali, anche se lei non li ha firmati. Perché, sindaco, quelli sono gli strumenti per tutelare l’ospedale e tutta la sanità della zona sud."



Il sindaco di Orbetello e presidente della conferenza dei sindaci
Monica Paffetti

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