SCARLINO - “Intervengo nuovamente sulla vicenda della radioattività, sulla quale abbiamo fatto e faremo tutto quanto sarà necessario e possibile per ulteriori chiarimenti nell’interesse principale della salute di tutti i cittadini” così inizia il sindaco di Scarlino Marcello Stella, che continua per fare chiarezza sulla vicenda, e aggiunge: “Appena sono venuto a conoscenza delle indagini della Procura di Firenze, ho convocato i responsabili di Arpat e Asl per una valutazione della vicenda, dandone informazione a mezzo stampa ai cittadini.
Subito dopo ho promosso, assieme alle RSU aziendali e agli organismi sindacali di categoria, un incontro in Regione con gli Assessori regionali Bramerini, Simoncini e Marroni, i sindaci di Follonica e Gavorrano, il Presidente della Provincia Bonifazi, il Direttore Generale di Arpat Barca e il dirigente ASL 9 Madrucci.
In quella sede ho chiesto, confermando la fiducia nel lavoro di Arpat e Asl, un ulteriore piano di controlli e indagini sul ciclo produttivo e sugli stoccaggi sia a piè di fabbrica che a Montioni, e quando avrò i dati ne darò comunicazione ai cittadini, come sono solito fare.
Voglio sottolineare che la comunicazione di Arpat è stata pubblicata in rete dal 13 ottobre, e io , come sindaco, ne ho dato risalto a mezzo stampa e tv locali.
Per il problema delle tele è in corso un’indagine, come tutti sanno, ed attualmente è in regola.
Nessuno ha intenzione di non dare informazioni o darle parziali, tutt’altro!
Il comune di Scarlino è aperto e disposto ad accogliere contributi costruttivi, tenendo conto delle competenze del Comune ovviamente.
Dobbiamo inoltre tenere conto che c’è in corso un’indagine della Magistratura, e questo comporta atteggiamenti cautelativi da parte di tutti.
In merito ai gessi rossi e bianchi, secondo i rilievi di Arpat non esistono situazioni di rischio.
Voglio anche aggiungere una considerazione riguardo all’accesso alla Cava di Montioni: il consigliere di opposizione Faenzi dovrebbe sapere che ci sono regole ferree per l’accesso ai cantieri, e anche che ci sono soggetti deputati, certificati e autorizzati a fare i controlli.
Appena sarà concluso l’iter di costituzione della Consulta dell’Ambiente, la convocherò invitando gli enti che hanno le competenze sulla materia.
Mi meraviglia che Monica Faenzi attacchi il sottoscritto e non attacchi chi in realtà è chiamato in causa, cioè l’azienda Tioxide…non è che la spiegazione potrebbe ricadere sul fatto che lei potrebbe avere contatti, ben più del sottoscritto, con la dirigenza?
E’ anche singolare che non abbia informazioni particolareggiate, o almeno non le trasferisca al capogruppo Faenzi, neanche chi siede con lei in Consiglio comunale, sempre come opposizione, e lavora in una impresa che da decenni opera all’interno della Tioxide.
Così come non parli mai dei lavoratori dell'area industriale e dei loro problemi.
Per anni Monica Faenzi, nel suo ruolo di parlamentare e politico, non si è mai interessata di Scarlino e degli scarlinesi…forse potrebbe essere positivo dimettersi da parlamentare e fare il consigliere comunale, magari comprenderebbe meglio i problemi del territorio, dei lavoratori e anche dei pensionati, che dopo 40 anni e oltre di fabbrica certamente non condividono con il Consigliere il privilegio di avere il diritto alla pensione dopo una manciata di anni da parlamentare.
Credo, comunque, che sarebbe più opportuno andare concretamente a ricercare le cause dei problemi, attraverso un confronto serio e responsabile, senza personalismi dell’ultima ora, evitando di insinuare, solo per un riscontro personale, dubbi, denunce, liti temerarie, denigrazioni, e strumentalizzazioni.
Questo modo di fare politica non mi appartiene. Fin dall’inizio del mio mandato ho dato ampia disponibilità alle richieste di controlli sull’area industriale per tutte le criticità sollevate: dagli odori molesti alle emissioni, fino al Piano di sicurezza esterna della Solmine aggiornato, che sarà discusso in Assemblea pubblica il 28 novembre con la Prefettura e i tecnici. Ho informato sull’evolversi della situazione sia attraverso gli organi di stampa che nelle ultime due adunanze del Consiglio Comunale, ed abbiamo soddisfatto le richieste di accesso agli atti, come previsto dal Regolamento.
Monica Faenzi e il suo gruppo devono stare tranquilli: il sindaco di Scarlino non ha bisogno di decidere da che parte stare perché sta già dalla parte giusta, come ha sempre fatto. Non farò sconti a nessuno e farò in modo che se qualcuno ha sbagliato paghi per i suoi errori, non certo perché lo dice la Faenzi o per timori di sommosse e intimidazioni: i cittadini faranno le loro valutazioni e a loro risponderò del mio operato."