ISOLA DEL GIGLIO - Primo incidente mortale nel cantiere di lavoro della Costa Concordia. Oggi pomeriggio un sommozzatore spagnolo, Israel Franco Moreno, 40 anni, è morto mentre stava lavorando sotto il relitto della nave. Secondo una prima ricostruzione sembra che il sub, del consorzio Titan Micoperi, sia rimasto incastrato tra le lamiere, mentre stava compiendo operazioni preliminari all'installazione dei cassoni sul lato di dritta della nave utilizzati per irportare la nave a galla. Probabilmente si è tagliato una gamba ed è morto per dissaguamento e conseguente scompenso cardiaco. Immediati i soccorsi del 118 che, vista la gravità della situazione, ha potuto solo recuperare la salma e trasportarla in ospedale. La procura di Grosseto ha fatto sequestrare al Giglio la parte di cantiere del relitto della Costa Concordia mentre saranno sentiti anche gli altri sommozzatori colleghi della vittima e impegnati nei lavori sott'acqua. Accertamenti anche dell'ispettorato del lavoro e della capitaneria di porto.
Ci sono già stati incidenti sul lavoro al personale che lavora al cantiere della Costa Concordia ma l'incidente di ieri è il primo infortunio mortale. Il 26 aprile 2013 un altro sub impegnato nei lavori alla Costa Concordia era morto, ma la morte è stata ricondotta a cause naturali: la vittima era un filippino di 54 anni trovato morto nella doccia della sua camera a bordo della nave albergo Pioneer che ospita il personale, ma la sua ultima immersione risaliva a oltre 36 ore prima della morte. Due, invece, i feriti nel cantiere della Concordia. Il 23 aprile 2013 un medico di 42 anni, che assisteva i sub del cantiere, è caduto all'indietro da una scaletta di un rimorchiatore riportando un trauma cranico e la frattura della clavicola. Il 24 maggio 2013 un operaio inglese di 30 anni è rimasto ferito mentre erano in corso operazioni di trivellazione, rimanendo lievemente schiacciato su una piattaforma.