Partecipa a GrossetoOggi.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Agricoltura in forte sofferenza, dalla Provincia la richiesta di un’integrazione straordinaria

Condividi su:

Grosseto:  Il riconoscimento dello stato di calamità naturale non basta a risollevare le sorti dell’agricoltura, che  in provincia di Grosseto rischia il collasso. Per questo il Consiglio provinciale prende posizione in difesa del mondo agricolo votando all’unanimità una mozione che impegna la Giunta provinciale ad attivarsi  nei confronti della Regione, del Parlamento, del Governo e dell’Unione europea, per chiedere un’integrazione straordinaria di risorse per le imprese agricole grossetane, pari ad almeno 30 milioni di euro, e l’esonero delle stesse aziende dai pagamenti delle tasse e dei contributi per l’anno 2013.

Il contenuto della mozione, che nasce da un percorso avviato dalla IV Commissione consiliare, presieduta da Giuseppe Sordini, è stato illustrato nel corso di una conferenza stampa dall’assessore provinciale all’Agricoltura Enzo Rossi, insieme a Patrizia Martini, componente della IV Commissione, e ai capigruppo in Consiglio provinciale Laura Cutini e Moreno Bellettini.

Prima la crisi, poi la siccità e l’alluvione: se in tutta Italia si registra una forte sofferenza del settore agricolo, con 13.335 imprese che hanno chiuso i battenti nel primo trimestre del 2013, la situazione in provincia di Grosseto è particolarmente drammatica a seguito degli eventi calamitosi - prima la siccità e poi l’alluvione - che nel 2012 hanno dato il colpo di grazia alle aziende agricole, già piegate da una crisi senza precedenti, che dal 2000 ad oggi ha prodotto a livello locale la contrazione delle aziende
(-25%) e delle superfici coltivate (-10%).

Lo stato di estrema sofferenza dell’agricoltura locale è testimoniato dalle numerose richieste di indennizzo: 1085 domande per la siccità e 802 per l’alluvione, per una stima complessiva di oltre 70 milioni di euro di danni.

“Eccetto alcune zone collinari legate alla coltivazione della vite e dell’olivo – spiega l’assessore all’agricoltura Enzo Rossi – quest’anno saltano completamente tutte le semine di  cereali  e foraggi, con una perdita della produzione totale dell’85%. Se pensiamo che il nostro territorio era considerato il granaio della Toscana per l'estensione di questo tipo di coltura, è facile capire l’entità del danno. In alcune zone si perderà il reddito  dei prossimi due anni, addirittura, perché per due anni non si potranno coltivare i terreni alluvionati. Purtroppo abbiamo un sistema normativo  completamente inadeguato ad affrontare la situazione. Lo stesso vale per le risorse che sono assolutamente insufficienti: le uniche ad oggi  destinate alla provincia di Grosseto sono quelle stanziate dalla Regione, pari a 3milioni e 800mila euro, che al massimo potranno diventare 4milioni e mezzo, a fronte di perdite documentate per 70milioni di euro. Ecco allora il senso di questa mozione, che è una forte presa di posizione di tutto il Consiglio provinciale - massimo organo politico di rappresentanza del territorio provinciale- condivisa pienamente dalla Giunta, per chiedere al Governo e all’Unione europea un’integrazione straordinaria di risorse, che dovrebbe essere pari almeno a 30 milioni di euro, per avere un certo peso”.

La mozione impegna, inoltre, la Giunta provinciale a farsi portavoce delle difficoltà in cui versa l’agricoltura locale, tra tutti gli enti e le istituzioni che possono concorrere a risolvere la situazione, affinché intervengano sugli organismi europei per finalizzare il sostegno finanziario pluriennale 2014/2020 a favore dell’agricoltura professionale.

L’altra questione affrontata con la mozione è l’accesso al credito. La situazione di difficoltà delle aziende agricole, infatti, è aggravata dalla forte contrazione del credito: si stima che 6 imprese su 10 non dispongono di liquidità sufficiente per proseguire la loro attività. La Giunta provinciale, si attiverà, quindi, nei confronti del Governo e della Regione affinché con il supporto del sistema bancario e con il necessario sostegno pubblico, si trovi il modo di riattivare l’accesso al credito per le singole imprese e le forme associative ( cooperative e consorzi ), prevedendo anche forme di ristrutturazione dei debiti contratti.

Condividi su:

Seguici su Facebook