FOLLONICA - Il Movimento a 5 stelle di Follonica, con questo comunicato intende rendere noti i fatti accaduti all'Ippodromo dei Pini il giorno 23 dicembre 2013. “La società Sistema Cavallo, attuale gestore dell'impianto - dicono dal Movimento a 5 Stelle -, nella persona dell'amministratore unico, ha deciso di vietare l'accesso ai box ai proprietari dei cavalli, senza alcun preavviso, e con motivazioni quantomeno discutibili. I proprietari dei cavalli vedendosi negato il diritto ad occuparsi dei propri animali hanno sollecitato l'intervento dell'USL Veterinaria, dei Carabinieri e dei Vigili Urbani, intervento che ha portato ad un accordo con la società che permetteva ai proprietari di accudire i cavalli per due ore e mezzo al giorno.”
“Questo accordo, però, - dicono dal Movimento a 5 Stelle - non è stato rispettato dall'amministratore,chem tre giorni dopo, vietava del tutto l'accesso ai box. I cavalli di cui si parla, non sono cavalli “normali” ma veri e propri atleti, così vengono definiti i cavalli da corsa dal Ministero della Salute degli Equidi, per i quali non sono sufficienti due ore e mezzo al giorno, concesse per l'allenamento, la cura dell'animale e la pulizia dei box. La salute psicofisica di questi animali prevede un costante lavoro giornaliero con persone di fiducia, atto a mantenere l'integrità dell'animale e per affrontare l'attività agonistica. Ma perché è successo tutto questo? La motivazione data da Sistema Cavallo è che tutti i proprietari, rappresentanti per altro di scuderie che contribuiscono all'attività agonistica, sono morosi verso la società, colpevoli di non avere un contratto regolare, e di essere in ritardo con i pagamenti per gli affitti dei box.”
“Secondo le informazioni che abbiamo, - vanno avanti dal Movimento a 5 Stelle - alcuni casi di morosità esistono, ma non dimentichiamo che si sta parlando di persone che lavorano nell'ambiente ippico a Follonica da decenni e che dal vecchio Ippodromo si sono spostate al nuovo, portandosi dietro problematiche conosciute dall'amministrazione comunale e di cui la stessa si fece garante verso la nuova società Follonica Corse Cavalli, titolare della convenzione per il nuovo impianto.
Non è accettabile che il consiglio comunale lasci morire così questa struttura, - concludono dal Movimento a 5 Stelle - per la quale tutti hanno fatto mille proclami caduti nel vuoto. Concludiamo dicendo che che su tutta questa vicenda, sarebbe stato molto più saggio mettersi intorno ad un tavolo e trovare delle soluzioni”.
“Questo accordo, però, - dicono dal Movimento a 5 Stelle - non è stato rispettato dall'amministratore,chem tre giorni dopo, vietava del tutto l'accesso ai box. I cavalli di cui si parla, non sono cavalli “normali” ma veri e propri atleti, così vengono definiti i cavalli da corsa dal Ministero della Salute degli Equidi, per i quali non sono sufficienti due ore e mezzo al giorno, concesse per l'allenamento, la cura dell'animale e la pulizia dei box. La salute psicofisica di questi animali prevede un costante lavoro giornaliero con persone di fiducia, atto a mantenere l'integrità dell'animale e per affrontare l'attività agonistica. Ma perché è successo tutto questo? La motivazione data da Sistema Cavallo è che tutti i proprietari, rappresentanti per altro di scuderie che contribuiscono all'attività agonistica, sono morosi verso la società, colpevoli di non avere un contratto regolare, e di essere in ritardo con i pagamenti per gli affitti dei box.”
“Secondo le informazioni che abbiamo, - vanno avanti dal Movimento a 5 Stelle - alcuni casi di morosità esistono, ma non dimentichiamo che si sta parlando di persone che lavorano nell'ambiente ippico a Follonica da decenni e che dal vecchio Ippodromo si sono spostate al nuovo, portandosi dietro problematiche conosciute dall'amministrazione comunale e di cui la stessa si fece garante verso la nuova società Follonica Corse Cavalli, titolare della convenzione per il nuovo impianto.
Non è accettabile che il consiglio comunale lasci morire così questa struttura, - concludono dal Movimento a 5 Stelle - per la quale tutti hanno fatto mille proclami caduti nel vuoto. Concludiamo dicendo che che su tutta questa vicenda, sarebbe stato molto più saggio mettersi intorno ad un tavolo e trovare delle soluzioni”.