GROSSETO - Non c'è pace per il calcio italiano: è partita infatti una nuova inchiesta sul calcioscommesse, con le indagini affidare alla Polizia di Stato. L'operazione, denominata "Dirty Soccer", è coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, che ha già portato a una cinquantina di fermi, tra calciatori, dirigenti e presidenti di club. Tra i giocatori fermati, anche l'ex calciatore del Grosseto Marco Guidone. Si parla di almeno cinque latitanti, e oltre settanta indagati. La partita incriminata, per quanto riguarda il Grosseto Calcio, sarebbe Grosseto - Santarcangelo ma al momento si escludono responsabilità del club toscano.
Arresti e perquisizioni in 21 provincie italiane, tra Calabria, Campania, Puglia, Emilia Romagna, Abruzzo, Marche, Toscana, Liguria, Veneto e Lombardia, il capo d'accusa è associazione a delinquere, finalizzata alla frode sportiva, aggravata dall'associazione mafiosa. Accertata l'esistenza di due associazioni criminali separate in grado di modificare risultati degli incontri di Lega Pro e Serie D. Il giro comprende anche scommettitori italiani, maltesi, del Kazakistan, della Russia, cinesi e serbi per una truffa di dimensioni internazionali.