"Noi Santostefanesi siamo un popolo originale, coloriti, siamo gente di mare, pescatori da sempre. Quando i pescatori passavano più giorni per mare a pescare, e avanzavano pesci poveri, ecco che si preparavano il Caldaro. Il Caldaro da noi è una pentola grossa, ci si cucinava per diverse persone e i pescatori ci si cucinavano una bella zuppa di pesce, il Caldaro."
Ingredienti: pesce misto (gallinella, scorfano, tracina, San Pietro, cappone, pesce prete), seppie fresche, cicale, qualche cozza. Olio, prezzemolo, vino bianco, cipolla, aglio, brodo di pesce, peperoncino, pomodoro (circa gr.500 ).
Preparazione:
Pulire tutto il pesce. In un largo e grosso tegame versare olio, prezzemolo e cipolla tritati finemente, due spicchi aglio. Soffriggere un poco e mettere la seppia tagliata a pezzi grossi, dopo poco versare un bicchiere di vino bianco e sfumare. Versare il pomodoro, passato o a pezzetti, far cuocere lentamente per circa un’ora, aggiungere le cicale e continuare la cottura per ancora una mezz’ora, aggiungendo per la cottura circa mezzo litro di brodo di pesce. A questo punto mettere il pesce in questo bel sugo in modo che stia largo, e soprattutto non va girato o toccato, il pesce si mette a seconda della consistenza e del tempo necessario per la cottura. Nel frattempo tostare il pane, strofinarlo di aglio e metterlo nei piatti. Versarvi sopra il pesce con molto sugo. Buon Caldaro!