La decisione di Mario Draghi di tagliare i tassi d'interesse è stata la notizia protagonista della scorsa settimana. Il taglio è stato attuato al fine di contrastare la deflazione e riguarda il tasso di riferimento, il tasso sui depositi e il tasso sulle operazioni di rifinanziamento marginali. Tutti i tassi sono stati ridotti di 10 punti base, nello specifico il principale tasso di rifinanziamento passerà dallo 0,15 per cento allo 0,05, il tasso sulle operazioni di rifinanziamento marginali dallo 0,40 allo 0,30 per cento, ed infine il tasso sui depositi che la Bce custodisce per conto delle banche commerciali, che era già negativo, passerà dal meno 0,10 per cento al meno 0,20 per cento.
L'annuncio del governatore della Bce ha influenzato lo spread tra Btp e Bund sceso a 132 punti base, e i mercati italiani, facendo conquistare a Piazza Affari il titolo di regina d'Europa. L'indice FTSE MIB ha infatti chiuso a +2,82%, molto meglio della media europea (Eurostoxx 50 a +1,9%) e di Francoforte (+1%).
Da tempo ci auspicavamo una decisione simile e finalmente è stata posta in atto. Non resta che attendere l'attuazione delle riforme altrettanto attese.
FTSE MIB: principale indice dei mercati azionari italiani, misura la performance di 40 titoli italiani.