"Ok, ti mando un messaggio così ci mettiamo d'accordo". Una frase inflazionata dalla fine degli anni '90 fino a pochi mesi fa: il vecchio sms, in un periodo di smartphone e tablet, sta per essere collocato in soffitta. "Ci sentiamo su whatsapp" è il ritornello degli ultimi due-tre anni, ed i servizi che la chat più popolare del mondo offre relegano il servizio degli sms verso un ruolo sempre più marginale.
Da "Buon Natale" ad un sempre più vicino "addio" quindi: il primo sms della storia infatti è stato inviato dall'ingegnere britannico Neil Papworth, il 3 dicembre 1992, da un computer ad un cellulare sulla rete gsm Vodafone ed il testo del messaggio era appunto "Merry Christmas". Il primo sms da cellulare a cellulare invece venne inviato all'inizio del 1993 da uno stagista della Nokia. La rapidità nello scambiarsi i messaggi, sommata alla possibilità di condividere in tempo reale foto, video e messaggi audio stanno facendo la differenza in favore delle chat. Altro aspetto da non sottovalutare è quello della possibilità di creare gruppi: organizzare una serata tra amici, una partita di calcetto o una cena di compleanno non è mai stato così comodo e facilmente realizzabile in tempi brevissimi. In più, con la chat si può scoprire in tempo reale se il nostro interlocutore sia connesso o meno.
Gli sms sono quindi sempre più ad un passo dalla pensione per opera dei messaggi istantanei: Whatsapp e We Chat su tutti, senza dimenticare Facebook Messenger. Nel 2014, secondo le valutazioni di Deloitte, saranno spediti più di 50 miliardi di instant messages al giorno, ovvero più del doppio rispetto al numero dei classici messaggi.