MANCIANO - L’assessorato all’Ambiente del Comune di Manciano organizza giovedì 11 giugno un’assemblea pubblica per approfondire il grande tema della crisi ecologica e del ciclo dei rifiuti, alle ore 21 al cinema Moderno di Manciano. Sarà esaminata la questione sulla gestione dei rifiuti nel comune di Manciano con il sindaco Marco Galli, l’assessore all’Ambiente Antonio Camillo, il tecnico comunale dell’ufficio Ambiente Christian Angelucci e l’esperto di ecologia applicata, normativa ambientale e gestione sostenibile dei rifiuti, Max Strata. L’incontro, aperto a tutta a cittadinanza, sarà motivo di confronto con l’amministrazione comunale che risponderà a tutte le domande che i cittadini vorranno porre su questo tema, come il perché è così alta la tassa sui rifiuti? Chi decide come gestire i rifiuti a Manciano? Quali alternative ci sono per cambiare rotta? Nel pomeriggio, invece, alle ore 18, alla biblioteca comunale di Manciano “A. Morvidi”, sarà presentato il libro di Strata dal titolo “Oltre il limite, noi e la crisi ecologica”. “Negli ultimi due anni – spiega l’assessore all’Ambiente del Comune di Manciano, Antonio Camillo – la gestione del ciclo dei rifiuti nel nostro Comune ha subito molti cambiamenti: siamo stati deprivati della possibilità di decidere direttamente come gestire i rifiuti, attraverso la creazione di un ambito territoriale omogeneo che raggruppa tre province: Arezzo, Grosseto e Siena. L’assemblea di ambito, in cui si prendono le decisioni strategiche, composte da 109 comuni, assegna solo a otto comuni (capoluoghi di provincia e sedi d’impianto di trattamento/smaltimento) il 58 per cento dei voti dell’assemblea. Il secondo drammatico punto – continua l’assessore Camillo - è che l’avvio della gestione su area vasta, servita da un unico gestore, avrebbe dovuto portare, secondo le teorie regionali sposate dalla direzione tecnica di Ato e dalle città capoluogo, a economie di scala e piani industriali con riduzione dei costi e miglioramento dei servizi. Invece, come sottolineato anche dal presidente di Confindustria Toscana Sud, a 17 mesi dall’avvio della nuova gestione, è avvenuto l’esatto contrario: costi lievitati e servizi peggiorati. Alla luce di questi fatti, a partire dal luglio 2013 ho promosso una serie di incontri tra i comuni dell’area sud (Sorano, Pitigliano, Manciano, Capalbio, Orbetello, Isola del Giglio) per approfondire i contenuti delle proposte di delibera dettate dal direttivo di Ats e per esprimere una visione condivisa dell’area sud in assemblea. Quanto chiediamo – conclude Camillo - è una cosa molto semplice: passare alla raccolta differenziata spinta, usufruendo dei vantaggi economici, ambientali e occupazionali che questa comporta. La nostra richiesta sarà supportata dallo studio di un ente terzo di livello internazionale e, dato che siamo classificati come un’area omogenea di raccolta, non ci potranno negare il diritto, sancito dalla legge, di decidere come gestire i rifiuti del nostro territorio”.