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FIABA - Il bello addormentato nel castello

Per il ciclo: Fiabe Follonichesi

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C’era una volta, tanto tempo fa un Re (Re Benigno) che era stato preda di una Fata maligna, la Fata Catalana (cugina della Fata Morgana) la quale lo aveva reso succube di un incantesimo addormentandolo per una Estate intera… Solo dopo Ia prima decade d’Agosto il povero re riuscí a riprendere possesso delle sue facoltà e, una volta resosi conto che il suo castello era stato invaso da predoni, ladri, giocolieri e giullari provenienti da tutta Italia (che avevano portato il caos all’interno del castello di Follonicamelot) riuscì ad ottenere un incontro con lo Sceriffo dell’intera provincia di Grosswood, per chiedere un incremento di guardie e gendarmi a difesa dell'ordine pubblico.

 

Il fatto è che la cosa che la cosa che più ci porta a riflettere è che nonostante a quel tempo tutto il mondo fosse afflitto da una grave pandemia, che aveva contretto la gente a restare chiusa in casa (sia per paura del contagio che per imposizioni degli amministratori italici dell’Imperatore Sergio I) e per cui quell'Estate la gente fosse stata presa dalla voglia di fare ancora più confusione, le notti estive di Follonica erano state rese insonni da giullari, musicanti, saltimbanchi e pirati saraceni, che facevano regnare musica e caos fino a notte fonda da almeno venti anni prima!

Tuttavia nessun provvedimento era stato preso dai vari Re che si erano succeduti nel tempo (uno ogni 5 anni, ma tutti provenienti dalla stesso Casato).

Che tutti i re fossero venuti ad esser colpiti da un incantesimo di una fata diabolica? Il dubbio ci assale...

Tra i re succedutisi nel tempo non possiamo evitare di menzionare Bonifacio I , poi divenuto molti anni dopo, re di Scarlino. Re Bonifacio I (detto il Battista) era noto a tutti per una sua tipica usanza che ora più nessuno adottava: battezzare i suoi cavalieri e suggeritori di corte nelle sacre e pure acque del torrente Petraia. Si diceva al tempo che tale unzione, fosse utile a rendere molto più fervide le innovazioni che venivano elaborate dalla Tavola Rotonda per le innovazioni necessarie all’interno del Regno di Follonicamelot. Fu durante tale periodo che il regno di Follonicamelot si riempi di rotonde, con all’interno aiuole fiorite come non mai e posizionandovi al centro statue dal significato inesplicabile ed ermetico (forse in stile sovietico).

 

MORALE DELLA FAVOLA:

Visto che tutti i re che si erano succeduti all’interno del Regno dì Follonicamelot provenivano dallo stesso Casato (sin dalla nascita del Regno) e che tutti i re sono stati resi succubi degli incantesimi di fate diaboliche, non sarebbe stato il caso di scegliere un re proveniente da un altro casato e forse immune agli incantesimi?

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