Stefano Rosini* - I supplenti continuano a non ricevere alcuno stipendio. Possibile che ci sia chi, poiché di ruolo o con contratto fino al 30/6, ha la "fortuna" (ormai i diritti sono privilegi!) di ricevere mensilmente il proprio stipendio e chi, per il medesimo lavoro, non viene pagato?
Così non si va da nessuna parte, che il salario è un diritto, che gli sprechi sono altrove.... qui non possiamo permettere che gente che fa il nostro stesso lavoro non sia pagata. I precari di Grosseto hanno apprezzato perchè tale scelta ha fatto conoscere la situazione dei supplenti a livello nazionale. Serviva una provocazione del genere e quindi i i Docenti Precari di Grosseto confermano il loro appoggio alla dott.ssa Lamioni per aver fatto tale scelta.
Speriamo che il Ministero apra gli occhi. Certamente un'altro episodio si è andato ad aggiungere sulle spalle dei precari. Il MIUR sta perdendo tutte le sentenze, scatti di anzianità, stipendi nei mesi estivi, tutti diritti non riconosciuti ai precari ed invece i tribunali stanno dando ragione a chi ha fatto ricorso.
Aggiungiamo tutte le vertenze per i contratti reiteratamente rinnovati (oltre i 36 mesi) dove addirittura l'Europa sta intimando all'Italia di trasformarli a tempo indeterminato... ecco questo da il senso della situazione scolastica in Italia. Temo però che la questione si ripetera' ogni mese”. Innescando una pericolosa spirale: “essere pagati con mesi di ritardo significa vivere una situazione drammatica penso a chi deve mantenere la famiglia o a chi, da fuori GR, deve pagarsi il mantenimento”.
Così succede che in molte scuole, quando manca un docente, il supplente non viene nominato e si creano le così dette classi pollaio con bambini smistati da un’aula all’altra, una condizione “quasi quotidiana”, a
danno della qualità dell’offerta formativa e della sicure. “Tutto questo si risolverebbe dando organici decenti alle scuole e stabilizzando i lavoratori”.
*coordinatore comitato precari orgoglioprecario.it, consigliere comunale Italia dei Valori Grosseto
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